2/4/14
Il Ministro dell’Agricoltura cileno ha annunciato una sospensione della nuova legge sulla caccia che, identificando i cani randagi come specie dannosa, ne avrebbe permesso l’abbattimento.
Le forti proteste della cittadinanza e degli attivisti di tutto il mondo, oltre che le pressioni di associazioni internazionali come l’OIPA e la Human Society International, hanno spinto il Ministero a programmare una revisione delle motivazioni che portato all’inserimento dei cani nella lista delle specie dannose.
Continueremo a monitorare la situazione e ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto inviando l’appello di protesta!
Per ulteriori informazioni http://www.oipa.org/italia/2014/cile.html
20/3/14
CON UNA NUOVA LEGGE, IN CILE E’ CACCIA AI CANI RANDAGI
Lo scorso 4 marzo in Cile è stata approvata la “Ley De Caza” ovvero la legge sulla caccia, che ha ampliato la lista delle specie considerate “dannose”, inserendo anche i cani randagi. La legge autorizza la cattura o l’uccisione dei cani che si trovano a più di 400 metri dalla città o da un’abitazione. Questo si traduce in una vera e propria strage di tutti i cani, sia i randagi sia quelli di proprietà che vengono lasciati liberi.
Il provvedimento nascerebbe dalle forti pressioni dei gruppi agricoli, secondo i quali i branchi di cani danneggerebbero i loro allevamenti ed attaccherebbero il loro bestiame.
Oltre agli organi del governo che già si occupano della cattura dei cani e del trasporto verso le zone rurali o poco popolate, ora chiunque non tolleri la loro presenza potrà partecipare allo sterminio nella totale legalità.
Purtroppo la “Ley De Caza” sta già mietendo vittime innocenti, come il cane Franki, ucciso da un uomo nella zona rurale di Quillota. L’abbattimento è stato anche ripreso da una telecamera di sicurezza e il video mostra l’uomo fuggire lasciando l’animale agonizzante. Nonostante l’intervento di alcuni volontari che lo hanno portato d’urgenza in cuna clinica veterinaria, Franki purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto dopo una lunga agonia.
Nei giorni scorsi in molte città cilene tra cui Santiago, Osorno, Talca, Conceptiòn, Valparaiso e Copiapò, centinaia di animalisti insieme ai propri cani sono scesi in piazza per protestare contro la nuova legge e sottolineare come la strategia del governo cileno, oltre ad essere disumana e barbara, è totalmente fallimentare. Come già ampiamente dimostrato in altre situazione caratterizzate da randagismo endemico, infatti, l’unica soluzione consiste nella sterilizzazione di cani di proprietà e randagi, oltre all’attuazione di pene certe per coloro che abbandonano e maltrattano gli animali.
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