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MARSALA (TP). SUL TRASFERIMENTO DEI 21 CANI
DAL CANILE MUNICIPALE DI MARSALA SI ESPRIME IL COMUNE,
MA L’OIPA CHIEDE ANCORA CHIARIMENTI

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7/8/14 AGGIORNAMENTO

In riferimento al trasferimento di 21 cani del Canile municipale di Marsala (TP) avvenuto il 21 luglio scorso , il comune di Marsala si è espresso con una nota del 31 luglio nella quale fornisce una serie di giustificazioni che tuttavia non soddisfano le richieste avanzate dalla sezione OIPA di Marsala.
Il Comune dichiara innanzitutto di aver disposto il trasferimento dei cani per evitare un sovraffollamento del canile, che ha una capienza massima di 190 posti, evitando però di dire che è lui stesso il responsabile di una situazione sanitaria insostenibile, dal momento che non ha attuato un piano di sterilizzazione valido, vietando al contempo senza motivo la re immissione sul territorio dei cani già sterilizzati e microchippati. Nella stessa nota il Comune dichiara di aver incaricato l’associazione Mamma Chiara Onlus per l’affidamento dei cani custoditi nel canile, adducendo come motivazione la loro futura adozione nelle regioni del nord Italia, ma non chiarisce né i criteri di selezione della suddetta associazione né fornisce delucidazioni in merito alla cifra che verrebbe corrisposta alla stessa per ogni cane affidato.

Ribadiamo, inoltre, che il trasferimento è avvenuto non solo tenendo all’oscuro la sezione OIPA di Marsala, unica associazione che collabora da anni con il canile, ma anche in assenza delle figure preposte che secondo l’amministrazione avrebbero dovuto presenziare, tra cui anche un funzionario del servizio veterinario ASP di Trapani. Infatti, così come dichiarato dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Dott. A. Giudice, che ha risposto alle numerose mail di protesta pervenute, “il trasferimento è avvenuto senza il coinvolgimento sanitario del veterinario in servizio, che per altro non era neanche presente al momento del prelievo e che in relazione a ciò si sta provvedendo a diffidare l'Amministrazione di Marsala a ricoverare i cani in una struttura idoneamente autorizzata”.

Sulla tracciabilità dei cani il Comune asserisce che sono stati condotti a Scicli, in provincia di Ragusa, presso una tenuta di proprietà della sig.ra Notaristefano, titolare dell’associazione in questione, in merito alla quale il Comune si limita a dichiarare solo la metratura (15.000 MQ), senza però fornire alcuna indicazione in merito alle autorizzazioni sanitarie, di cui il terreno risulta sprovvisto, come confermato da un sopralluogo dell’ASP di Ragusa. Sulle condizioni di viaggio, infine, viene semplicemente dichiarato che saranno trasferiti secondo la normativa vigente e che l’ASL competente  ne è stata informata, senza tuttavia indicare la tempistica.
Viste le evidenti contraddizioni che emergono dalle dichiarazioni del Comune, che anziché dare una risposta esaustiva all’istanza presentata dalla sezione OIPA di Marsala, lasciano spazio a numerosi interrogativi, i volontari OIPA non si arrendono e proseguono  nelle richieste di chiarimenti, coinvolgendo anche il Comune e l’ASP di Ragusa, provincia nella quale si troverebbero attualmente i cani e dei quali non hanno avuto ancora nessuna notizia.

25/7/14
VENTUNO CANI VENGONO PRELEVATI DAL CANILE MUNICIPALE DI MARSALA (TP): DI LORO NON C’È PIÙ TRACCIA. L’OIPA CHIEDE CHIARIMENTI ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Il Canile municipale di Marsala, in provincia di Trapani, è sovraffollato, non c’è più spazio per ospitare i randagi che continuano ad aumentare a causa degli abbandoni e delle continue cucciolate. Per contenere il randagismo, la soluzione più logica sarebbe quella di promuovere le adozioni tramite l’aiuto delle associazioni locali, intervenire mediante un serio programma di sterilizzazioni e rilasciare sul territorio i cani sterilizzati e microchippati. Ma per il primo cittadino di Marsala, ora ex sindaco, visto che è stato interdetto dai pubblici uffici, la soluzione è una sola: svuotare il canile. E allora cosa fa? Vieta di reintrodurre sul territorio i cani sterilizzati e microchippati, bloccando di fatto gli ingressi al canile, e decide di cedere i propri cani, perdendone volontariamente e definitivamente traccia.

Lunedì 21 luglio, con il canile a porte chiuse e in presenza di soli tre operatori, 21 cani vengono prelevati e caricati su un furgone dell’associazione "Mamma Chiara Animal Onlus" con destinazione Scicli, in provincia di Ragusa, ospitati temporaneamente “in una tenuta di circa 15 mila ettari”, per poi essere presto adottati da famiglie residenti nel nord Italia. Contrariamente a quanto annunciato dal Comune, mancano all’appello il sindaco, il dirigente Francesco Patti, il responsabile del canile Nicola Miceli e Rossana Titone, la consulente esterna per il canile nominata dal sindaco.
La partenza dei cani è avvenuta non solo in assenza delle figure istituzionali preposte, ma a canile chiuso e tenendo all’oscuro di tutto i volontari della sezione OIPA di Marsala, che sono stati informati della partenza solo a cose fatte.
La sezione OIPA di Marsala, insieme ad altre associazioni animaliste locali, ha presentato quindi un’istanza all’Amministrazione Comunale per avere delucidazioni circa la destinazione e la tracciabilità dei 21 cani prelevati, la condizioni di trasporto e i criteri di selezione dell’associazione incaricata per questo intervento. Le notizie che circolano sui viaggi che sarebbero effettuati dall’associazione in questione sono, infatti, molto allarmanti. Si parla di cani che percorrono 2.000 km dentro a un furgone senza aperture laterali; cani spostati da una gabbia a un’altra con ovvi problemi di contaminazione; di cani di grossa taglia trasportati in gabbie di cm. 70x30; di loghi ENPA usurpati per accreditare i trasporti; di autorizzazioni ASP mancanti; di destinazioni finali dei cani prelevati del tutto ignote.
V’invitiamo quindi a partecipare all’appello di protesta per sostenere la richiesta dei volontari OIPA di Marsala che, avendo avviato da anni un rapporto collaborazione con il canile municipale, hanno il diritto di essere informati sul destino dei cani da loro seguiti e di cui non hanno più alcuna notizia.

INVIA L'APPELLO DI PROTESTA!





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