IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA
NON AUTORIZZA L’ABBATTIMENTO DEI CIGNI

Mercoledì 15 marzo, l’OIPA ha lanciato un appello alle autorità ministeriali e al Presidente della Regione Puglia, chiedendo di non uccidere i 24 cigni reali delle zone umide delle aree a cavallo tra le province di Lecce e Taranto.

Il piano di monitoraggio del Ministero della Salute prevedeva l'abbattimento, per il campionamento degli organi, nell’ambito delle azioni decise per fronteggiare l’aviaria.

L’OIPA, così come evidenziato anche dall'équipe di esperti designati dalla Regione Puglia, aveva sostenuto che dovevano essere fatte delle accurate analisi scientifiche prima di procedere all’abbattimento dei cigni, che al momento appaiono in buono stato di salute e che pertanto non hanno presumibilmente contratto il virus dell'influenza aviaria.

Successivamente Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, ha deciso di non autorizzare l'abbattimento dei cigni, inviando una lettera al Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria del Ministero della Salute, precisando che, a norma dell'articolo 19 della legge 157/92, "spetta alla Regione autorizzare i piani di abbattimento".
Quindi la Regione "intende procedere prioritariamente al perfezionamento del piano di monitoraggio regionale, mediante la cattura e il campionamento dei cigni vivi".
"Pertanto – continua il Presidente della Regione Puglia – si dispone che le attività pianificate nella riunione del 14 marzo tra il rappresentante del Cermas, l'Istituto Zootecnico Sperimentale di Foggia e i servizi veterinari regionali e territoriali, inerenti azioni di cattura mediante abbattimento dei cigni, devono intendersi non autorizzate e conseguentemente sospese con decorrenza immediata"

La nostra speranza, che venisse presa una decisione contro l'uccisione dei cigni, si è concretizzata.

Un’altra dimostrazione dell’importanza delle nostre petizioni!