Canili e gattili

Nei canili e nei gattili vengono accolti tutti gli animali abbandonati o persi. Le condizioni di questi rifugi sono, il più delle volte, precarie. Gabbie sovraffollate che favoriscono la trasmissione di malattie infettive e parassitarie, maschi e femmine liberi di accoppiarsi, condizioni igieniche scarse, nutrimento insufficiente o inadeguato, controlli sanitari carenti. Tutto questo aggrava lo stress psicologico dell’animale, già abbandonato. In alcuni canili il maltrattamento raggiunge livelli estremi: cani massacrati a bastonate, spariti nel nulla, sequestrati per maltrattamento, privati delle corde vocali per “risolvere” problemi di inquinamento acustico.

La gestione di queste strutture è estremamente gravosa: solo grazie ai volontari si riesce ad alleviare le sofferenze degli animali detenuti, garantendogli una maggiore attenzione e migliori cure.

Nonostante la Legge 281/91 affidi la gestione di canili e gattili ai Comuni, spesso questi ultimi preferiscono stipulare convenzioni con privati. Frequentemente si tratta di individui privi di scrupoli più interessati ai contributi giornalieri forniti dal Comune, piuttosto che al benessere degli animali. Le amministrazioni pubbliche garantiscono ai canili privati da 1,5 a 5 Euro al giorno per ogni cane.

Canili e gattili, che dovrebbero essere luoghi di accoglienza temporanea, spesso diventano, nel caso di animali anziani o malati, la soluzione definitiva.

Pertanto la riqualificazione dei canili sanitari e dei rifugi da parte dei Comuni, con i fondi messi a disposizione alle Regioni, resta una delle soluzioni principali al fenomeno delle speculazioni legate al mondo degli appalti dei canili.