Se Lara e Lapo oggi hanno un volto, un nome, cibo e assistenza sanitaria lo dobbiamo solo alla coordinazione dei volontari delle associazioni a tutela degli animali, tra cui i volontari dell’OIPA di Cosenza che, ancora una volta, sono stati costretti a supplire alle mancanze di chi, per legge, era preposto a soccorrerli.

Una mamma randagia con cinque cuccioli gravemente malati vengono avvistati nei pressi di un grande supermercato, nel Comune di Zumpano (CS). Il primo cittadino viene avvisato della loro presenza sul proprio territorio e, a seguito di una verifica sul posto effettuata dallo stesso sindaco, la risposta che viene data è la seguente: “sono andata sul posto e i cani non sono nel territorio di mia competenza, ma su quello di un altro Comune”.

Apprezzabile il sopralluogo da parte dello stesso sindaco in persona, peccato che il primo cittadino non solo non abbia voluto dire quale fosse il Comune confinante, ma che alla verifica non sia seguita una coordinazione tra Comuni con conseguente recupero da parte dell’ASP veterinaria dei cuccioli insieme alla mamma, così come previsto dalla legge.

E oltre al danno, anche la beffa, poiché nel totale disinteresse e rimbalzo di competenze, sono stati i volontari dell’OIPA a recuperare e mettere in sicurezza i cuccioli segnalati che, stranamente, si trovavano proprio nel territorio di Zumpano, catturati esattamente in ‘Via Beato Francesco Marino’.

Eppure stiamo parlando di un caso che dovrebbe interessare sia il sindaco che l’ASP competente, non solo perché si tratta di animali randagi bisognosi di cure, ma anche per motivazioni di sicurezza e igiene pubblica, visto che i cuccioli sono stati ritrovati affetti dalla rogna sarcoptica (comunemente detta anche scabbia), ossia una zoonosi, malattia trasmissibile anche all’uomo. E anche la mamma, che purtroppo i volontari dell’OIPA non sono ancora riusciti a trovare, oltre ad essere ancora intera è gravemente malata e potenziale portatrice della stessa patologia all’uomo.

La delegazione dell’OIPA di Cosenza ha rivolto un appello alle amministrazioni per fissare una riunione di urgenza sia per chiarire la vicenda, ma anche per gestire e risolvere problematiche simili in coordinazione con l’Asp di Cosenza, organo preposto a intervenire in casi di questo genere su attivazione dei Comuni.

Nel frattempo tre cuccioli sono stati presi in carico dai volontari dell’associazione toscana “Razza Bastarda”, mentre due di loro, Lara e Lapo, che adesso hanno circa tre mesi, sono stati presi in custodia dai volontari dell’OIPA e appoggiati presso una pensione dove sono tuttora sottoposti ad una terapia specifica.

La cura per la rogna sarcoptica, tuttavia, è molto lunga e anche la degenza dei cuccioli in pensione ha un costo che è tutto a carico dei volontari OIPA, che fanno quindi appello a chiunque sia in grado di offrire un contributo per aiutarli ad affrontare tutte le spese. E’ possibile aiutare Lara e Lapo anche inviando farmaci.