LE BOTTICELLE SI DIMOSTRANO NUOVAMENTE PERICOLOSE
E INCOMPATIBILI CON LA CITTÀ DI ROMA


I cavalli che trainano le carrozze, le cosiddette botticelle, continuano ad essere vittime di incidenti; come era inevitabile, d’altra parte, viste le condizioni rischiose in cui vengono fatti lavorare. Le associazioni animaliste avevano previsto che gli incidenti si sarebbero ripetuti, se il comune non si fosse deciso ad intervenire immediatamente con decisioni risolutive. E così è stato. L’ultimo, giovedì scorso, ha visto stramazzare al suolo un cavallo proprio su via dei Fori Imperiali. L’animale non è morto, per questo alcuni dicono che è stato fortunato. Risulta tuttavia difficile definire ‘fortunato’ un cavallo che ora riprenderà come nulla fosse successo la sua esistenza fatta di privazioni, di fatica e di prigionia. Dunque gli incidenti continuano, e Roma continua a dimostrarsi una città del tutto insensibile alla sofferenza che questi animali devono patire, quotidianamente, sotto i finimenti, il morso metallico, la paura del frustino, costretti a trainare carrozze del peso di quasi una tonnellata su pavimentazioni accidentate e scivolose, quindi ad alto rischio. Per di più ora con la stagione calda per questi cavalli comincia il vero calvario: le condizioni di lavoro già insostenibili e assolutamente non compatibili con la natura delicata e fragile di questi animali verranno stressate all'inverosimile e gli animali forzati a lavorare sempre e comunque sotto le temperature proibitive dell'estate romana.
L'OIPA manifesta ancora una volta tutto il proprio dissenso per l’attività delle botticelle, che si dimostra sempre più anacronistica nella città odierna, congestionata dal traffico e dal caos, nonché profonda indignazione per le mancate misure da parte del comune volte alla dismissione di questo tipo di attività - o al confinamento nei soli parchi - misure che pur erano state preannunciate.
La carrozza trainata da cavalli è nata in tempi ben lontani e in un contesto di traffico cittadino nemmeno paragonabile con quello attuale, quando cioè la carrozza era pressoché l’unico mezzo di locomozione circolava su strade semivuote, dove transitavano solo pedoni e in un ambiente quindi molto più tranquillo.
Oggi il cavallo viene fatto avventurare addirittura in strade trafficate come il  lungotevere, via dei Fori Imperiali, via del Corso, e piazza Venezia: strade e snodi ad altissima concentrazione di auto, con un traffico impazzito dove i mezzi sfiorano a tutta velocità i cavalli delle carrozze, spaventandoli e causandogli uno stato costante di disagio e sofferenza, senza contare l'elevatissimo rischio che si imbizzarriscano con le conseguenze gravissime che sono state sotto gli occhi di tutti in questi ultimo mesi. Ben due incidenti mortali hanno visto vittime due cavalli che dopo una vita di  privazioni sono finiti a morire sui san pietrini, tra mille sofferenze. Questa sarebbe la civiltà di Roma? E’ evidente che non si è trattato di incidenti ma di morti annunciate.
Come può affermare il signor sindaco, alla luce di questi fatti, che Roma è una città che tiene al benessere degli animali? E' evidente, allo stato delle attuali decisioni, che al contrario il benessere degli animali viene messo all'ultimo posto, dietro a interessi di mera speculazione da parte della categoria dei vetturini. Qual è la motivazione, chiediamo, per la quale la preannunciata riduzione del servizio di botticelle ai soli parchi è stato poi ritirato? Si attendeva forse un altro incidente? Questo si è verificato, ma forse non basta, forse si aspetta un’altra scena di sangue, con il terzo cavallo morto in una anno. E forse non basterà ancora…
E' inammissibile che vengano così spudoratamente difesi i privilegi di una ristrettissima categoria, solo 43 individui, IGNORANDO nel modo più totale quella che è la sensibilità dei cittadini romani, concordi nel condannare la botticella come una forma di sfruttamento intollerabile e soprattutto ingiustificato. L'istituzione della botticella è destinata ad essere abolita, perché non più compatibile con le condizioni  di attuale circolazione cittadina. I cavalli non sono delle macchine, che si possono programmare per percorsi più o meno accidentati o faticosi, come si trattasse si un attrezzo da palestra, le cui emozioni, paure, e reazioni si possano controllare con un telecomando. La loro sofferenza non si può annullare, e non si può ignorare.
L'OIPA CHIEDE che venga ascoltata la voce della civiltà, quella di chi vuole vivere in una città che rispetti veramente gli animali, contro quella della speculazione, di 43 vetturini, che si ostinano testardamente a voler lucrare sulla pelle di animali indifesi OFFENDENDO la sensibilità di quanti vedono nell'animale non un oggetto da usare a proprio uso e consumo, una macchina per fare soldi, ma INNANZITUTTO UN ESSERE SENZIENTE, ossia un essere in grado di provare dolore, emozioni, paura, stanchezza, tristezza.
L'OIPA quindi CHIEDE, con la petizione avviata già a dicembre, dopo l’ultimo incidente mortale, che venga abolita definitivamente l’istituzione della cosiddetta “botticella” e che venga quindi vietato in tutto il territorio del comune di Roma il trasporto di persone a mezzo di carrozze trainate da animali.  
Se il comune continuerà ad ignorare la nostra voce, a cedere alle pressioni e alle prepotenze di una categoria composta SOLO da 43 individui, saremo costretti ad intensificare le nostre proteste, e annunciamo fin da ora varie azioni molto visibili e una manifestazione che coinvolgerà i cittadini romani oltre che naturalmente tutte le associazioni animaliste che si uniranno per dire ancora una volta NO a questa barbarie.
Le botticelle vanno abolite.
Per il bene dei cavalli e della sicurezza degli stessi cittadini romani è opportuno che vengano abolite SUBITO.

Giovanna Di Stefano
Delegata OIPA Roma e provincia

Firma la petizione contro l’utilizzo delle botticelle a Roma!
http://www.oipa.org/italia/maltrattamenti/appelli/botticelle.html