ROMA, CONFERENZA STAMPA: OIPA, LAV, LAC, ENPA,
INSIEME CONTRO LA CACCIA




Roma, Camera dei Deputati, in ordine da sinistra:
Massimo Comparotto (presidente OIPA Italia), Annamaria Procacci
(consigliere ENPA), On. Bruno Mellano (Rosa nel pugno) e Massimo Vitturi
(responsabile LAV settore caccia)

Domenica apre la caccia, animali e animalisti alla riscossa: si inizia oggi dalla camera dei deputati con la presentazione della petizione di lav, lac, enpa e oipa a sostegno della pdl 1668 per l’abolizione del diritto d’accesso dei cacciatori ai terreni privati. poi il 15 e 16 settembre week-end anticaccia con manifestazione a firenze e un “concerto” molto particolare.

Domenica 16 settembre riapre la stagione venatoria e animali e animalisti si preparano alla riscossa: si inizia oggi, dalla Sala Stampa della Camera dei Deputati, dove questa mattina le associazioni LAV, LAC, ENPA e OIPA hanno presentato la petizione popolare a sostegno della Proposta di Legge 1668 - di iniziativa dei deputati Mellano, Zanella, Beltrandi, Camillo Piazza - per l’abolizione del diritto di accesso dei cacciatori ai terreni privati. Tale diritto è previsto dai commi 1 e 2 dell’art. 842 del Codice civile, che recitano: “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno. Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall'autorità”.

In realtà questo articolo rappresenta una grave violazione del principio di uguaglianza dei cittadini, stabilito dalla Costituzione, consentendo ai cacciatori, e solo a loro, la possibilità di non rispettare una proprietà privata durante l’esercizio del loro sanguinario “passatempo”.

Inoltre, la Legge 157/92 sulla protezione della fauna selvatica stabilisce il divieto d’ingresso nei fondi, purché questi siano recintati per tutto il loro perimetro con una rete metallica, o un muro, non più bassi di 1,20 metri oppure delimitati da corsi d’acqua perenni il cui letto deve essere fondo almeno m. 1,50 e largo non meno di 3 metri. Risulta evidente che solo gli agricoltori in grado di sostenere i costi per recintare i propri terreni possono garantirsi il diritto alla proprietà, mentre gli altri dovranno subire, da settembre a gennaio, l’invasione di persone armate sui loro campi.

La petizione presentata stamattina durante la conferenza stampa di LAV, LAC, ENPA e OIPA, cui ha partecipato anche l’on. Mellano, ha lo scopo di sostenere la proposta di legge n.1668 “Modifiche al codice civile e alla legge 11 febbraio 1992 n.157, in materia di abolizione del diritto di accesso al fondo altrui per l’esercizio della caccia”, ferma in Parlamento da un anno, sollecitando Camera dei Deputati e Senato della Repubblica a una rapida approvazione.

La Corte Europea per i diritti dell’uomo il 29 aprile del 1999 ha sancito che in caso di contrasto tra concessione venatoria e proprietà privata, l’interesse primario da tutelare si concreta nel diritto, per ogni cittadino, ad usufruire delle sue proprietà e in seguito a tale pronuncia la Francia è stata costretta a rivedere una norma simile al nostro art. 842 - dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV del settore caccia e fauna selvatica - La modifica proposta dalla PdL 1668 costringerebbe i cacciatori, al pari degli altri cittadini, a chiedere il permesso ai proprietari dei fondi prima di poter entrare nei loro terreni, ristabilendo l’eguaglianza tra i cittadini e salvando la vita a centinaia di migliaia di animali”.                                                                         

 “Come organizzazione internazionale, l’OIPA è in costante collegamento con molte associazioni in tutto il mondo e, per quanto riguarda la situazione della caccia, l’Italia ha finora dimostrato molta arretratezza culturale – dichiara Massimo Comparotto, Presidente nazionale OIPA - Nella maggioranza degli Stati Europei, come Austria, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Norvegia, Spagna, Svezia, i cacciatori, oltre a dover sottostare a leggi ben più severe di quelle italiane, devono chiedere il permesso ai proprietari prima di accedere ai fondi privati.”                                                                     

Infine, la LAV ricorda gli appuntamenti anticaccia del fine settimana, organizzati con la LAC, per difendere i circa 100 milioni di animali che ogni anno finiscono sotto i colpi delle doppiette: sabato 15 settembre alle ore 14:30 appuntamento a Firenze, in Piazza della Repubblica, per la manifestazione nazionale a sostegno della petizione sopra illustrata e contro le stragi di caccia. Domenica 16 settembre, invece, sulle colline toscane avrà luogo il “Concerto agreste per gli animali”: all’alba i manifestanti, “attrezzati” con fischietti, tamburi, trombe e qualsiasi altro strumento faccia molto rumore, si esibiranno in un concerto rumoroso e stonato che metterà in fuga e quindi salverà, quanti più animali possibile dagli spari dei cacciatori.