Questa mattina l’OIPA ha messo nuovamente in scena un sit-in scenografico in via Mercanti, nel pieno centro di Milano, per rilanciare la  campagna “M’ama, mi mangia”.

Una forchetta e un coltello appoggiati ad un piatto colmo di verdure e, al centro, una bambina: è l’agnello, il cucciolo sacrificato per la “tradizione”. Questo l’allestimento simbolico per rafforzare il messaggio portante della campagna: perché l’agnello, pur essendo un cucciolo, viene considerato cibo e non un essere vivente da amare come il cane e il gatto?
In Italia oltre l’8% della popolazione ha scelto un’alimentazione vegetariana. Non si tratta di una “moda”, o una “forma di protesta” e non dovrebbe rendere chi lo fa “quello diverso”. Rispettare la vita è, e deve essere, la normalità. Non mangiare l’agnello a Pasqua è un primo passo verso un cambiamento che è già iniziato.

Per ulteriori informazioni sulla campagna: http://www.appelliperglianimali.it/campagne/mamamimangia.html

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