DOPO UNA VERA E PROPRIA ODISSEA PER GUARIRE, FINALMENTE LA FELICITÀ: ACHI, CANE SOCCORSO IN GRAVISSIME CONDIZIONI DALL’OIPA DI NISCEMI, HA TROVATO UNA FAMIGLIA CHE LO AIUTERÀ A TORNARE A CAMMINARE

La storia di Achi è una di quelle che ti dà la forza di sperare: tanta sofferenza e tante difficoltà, tantissimo impegno e solidarietà. Una vera e propria odissea, un lungo e difficoltoso viaggio, ma finalmente, il miglior lieto fine che ci potessimo augurare per lui: una famiglia è tanta felicità.

Achi era stato soccorso in gravissime condizioni dai volontari dell’OIPA di Niscemi: incidentato, era stato lasciato lì a morire, solo. Accasciato a terra in fin di vita, avevano l’addome completamento coperto di ferite infette, in necrosi e piene di larve. Ma poi, finalmente, l’intervento degli angeli blu dell’OIPA: la corsa in clinica e l’inizio di un’odissea fatta di cliniche ed operazioni. Il problema più grande erano le zampe del lato sinistro, in situazione critica, che gli impedivano di camminare: dopo due operazioni alla zampa posteriore sinistra, Achi era tornato in piedi, ma camminava con solo 3 zampe. Per intervenire sull’arto anteriore ha intrapreso un viaggio verso la speranza con il prezioso supporto degli angeli blu dell’OIPA di Lecco.

Ora Achi, dopo circa 50 giorni di riabilitazione, ha tolto i ferri, e finalmente potrà lentamente abituarsi ad usare quella stessa zampa che, ormai, da più di un anno non usava più. Sarà un lungo percorso per tornare a camminare completamente, ma questa volta ad aiutare Achi sarà la sua nuova famiglia: ebbene sì, dopo la sua lunga Odissea il bellissimo Achi, più eroico di Ulisse, è ha trovato casa, da una fantastica famiglia, che lo aiuterà a tornare finalmente a camminare.


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Chi ci segue da tempo si ricorderà di Achi, cane soccorso in gravissime condizioni dai volontari dell’OIPA di Niscemi: accasciato a terra in fin di vita, aspettava che qualcuno spegnesse il dolore che bruciava in tutto il suo corpo. Ricoperte di larve, tutte le ferite dell’addome erano oramai in necrosi e l’area infetta era molto estesa. Sarebbe bastato un lenzuolo e tanta buona volontà per salvarlo, per portarlo al più presto in una clinica, ma nessuno nei due o forse più giorni che ha passato in agonia sulla strada si era accorto di lui. Per gli enti preposti Achi poteva rimanere lì, a morire. Tanto era solo un cane, un rifiuto in più da smaltire.

Dopo aver subito ben due operazioni chirurgiche, Achi era ritornato a camminare, ma soltanto su 3 zampe. Per intervenire sull’arto anteriore rimasto anch’esso fratturato insieme a quello posteriore, era necessario aspettare la guarigione di quest’ultimo visto che si trovava dallo stesso lato, il sinistro. Le diverse opzioni proposte da alcuni ortopedici, però, non hanno convinto i volontari dell’OIPA, ecco perché Achi ha intrapreso un viaggio verso la speranza con il prezioso supporto degli angeli blu dell’OIPA di Lecco.

Operato anche alla zampa anteriore, è ancora in convalescenza. Ci vorranno almeno 50 giorni prima che vengano rimossi i ferri e se l’esito del post operatorio sarà positivo, Achi potrà riprendere gradualmente a camminare su tutte e 4 le zampe. Sarà un percorso ancora molto lungo da affrontare, ma Achi è sempre stato un combattente capace di convivere con il dolore e siamo certi che il suo sarà un cammino tutto in salita, così come è stato fino ad oggi.

Chi volesse aiutarlo può offrire un contributo economico per sostenere le spese veterinarie, dell’operazione chirurgica e della pensione presso cui è ospitato.

Scopri qui tutta la sua storia https://www.oipa.org/italia/niscemi-achi/

Per informazioni:  Valeria Di Dio, Delegata OIPA Niscemi (CL); Tel. 329 5435924; niscemi@oipa.org

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