
Inserti per guanti, colli, cappelli, giocattoli, fodere di cappotti e giacche, suole per scarpe e stivali: ecco come vengono utilizzate le pelli di cane e di gatto.
Ogni anno questo terribile commercio causa oltre 2 milioni di vittime, tra cani e gatti. I più grandi allevamenti si trovano in Cina, specialmente al nord, dove la pelliccia degli animali, esposti a temperature rigidissime, cresce folta durante i freddi inverni.
Le condizioni degli allevamenti sono spaventose, e gli animali affrontano un vero e proprio calvario fino alla fine dei loro giorni. Molto spesso i cani e i gatti non provengono neanche dagli appositi allevamenti, ma sono cresciuti in piccole aziende a gestione familiare, dove vivono stipati in minuscole gabbie per poi morire in maniera agghiacciante davanti agli occhi dei loro compagni.
I cani vengono sgozzati e fatti morire dissanguati, oppure bastonati sulla testa. I gatti vengono spesso impiccati con cappi metallici.
In Italia l’allevamento, l’importazione e il commercio delle pelli di cane e di gatto è illegale (Legge 189/04 sui maltrattamenti degli animali).
Tuttavia bisogna prestare attenzione al fatto che, per nascondere la provenienza delle pelli ai consumatori, sull’etichetta (quando presente) vengono utilizzati pseudonimi e nomi di fantasia.
Nome sull'etichetta per le pellicce di cane | Nome sull'etichetta per le pellicce di gatto |
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asian jackal | genette |
asiatic racoonwolf | goyangi |
asian wolf | housecat |
corsak fox | katzenfelle |
dogue of China | lipi |
finnracoon | mountain cat |
finnracoon asiatico | wildcat |
fox of Asia | special skin |
gae wolf | |
gubi | |
kou pi | |
lamb skin | |
loup d'Asie | |
nakhon | |
pemmern wolf | |
sakhon | |
sobaki | |
special skin |