I primi giorni di novembre la sezione aretina OIPA ha partecipato attivamente alla manifestazione contro le pellicce, svoltasi lungo le vie del centro, in particolare in Corso Italia, molto affollato nel fine settimana. Non voleva essere una classica manifestazione, proprio per cercare di colpire le persone, attirando l'attenzione e intrufolandosi in mezzo alla gente.
L'idea è stata quella di vestirsi in maniera elegante, come delle signore intente a fare shopping, con tante borse, indossando pellicce (rigorosamente finte), ma sporche di sangue, nelle mani, nel collo, nella testa.
Sicuramente abbiamo catturato l'attenzione di molte persone, che rimanevano stupite nell'accorgersi che chi gli camminava accanto aveva la faccia sporca di sangue.
Noi abbiamo colorato la nostra pelle di rosso per simulare il colore del sangue, ma chi indossa pellicce si sporca di sangue vero, quello dei miliardi di animali uccisi e massacrati per alimentare l'industria e il mercato delle pellicce e per soddisfare la vanità delle persone che le indossano.
Pellicce, cappelli di pelo, inserti di pelo nei giubbotti, nelle borse, nelle scarpe! Prima di essere questo sono stati esseri viventi che provano dolore, angoscia e terrore.
Nello stesso modo potrebbero provare gioia, felicità, ma soprattutto vivere la loro vita liberi! Noi tutti possiamo scegliere di non essere complici di questo massacro!
Sara Giuliattini – Delegata OIPA Arezzo e provincia |