Il randagismo,è ormai noto,è una vecchia piaga che non si riesce proprio a sanare.Per quanto ci si sforzi,la soluzione al problema rimane sempre lontana,quasi un miraggio all’orizzonte.A chi addebitare questo degradante stato di cose?

adottato!

Ad una sconcertante volontà dimostrata dalle istituzioni di esimersi dal doveroso compito di applicare le normative in materia di prevenzione del randagismo nonché di vigilare sull’osservanza delle stesse e sanzionare le inadempienze.

Rebus sic stantibus,le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti:non ci sono canili e gattili comunali nè rifugi sanitari,non esiste un servizio di recupero per gli animali traumatizzati,il numero delle sterilizzazioni effettuate sui cani vaganti sul territorio è assolutamente insufficiente per far fronte all’emergenza,le cucciolate sono una costante all’ordine del giorno,i gestori dei canili privati pregano in cuor loro che nulla cambi,la polizia municipale non sa mai cosa fare perché nessuno ha mai dato indicazioni in tal senso  e la legge regionale 15-2000 è una emerita sconosciuta,i privati cittadini accusano le associazioni di essere buone  a nulla e le associazioni cercano di riparare al danno mettendo a disposizione le proprie risorse,anche personali,pur di concretizzare qualcosa.

Ed ancora:il comune delega le proprie competenze alla provincia dichiarandosi assolutamente incapace di provvedere da sè,la provincia pensa di delegare alla regione e la regione delegherà agli alieni…a qualcosa bisogna pur credere,no?Nel frattempo  i volontari delle associazioni  soccorrono i cani per strada, recuperano  quelli abbandonati, offrono le proprie dimore per le degenze post-sterlizzazioni, acquistano i medicinali, incentivano le adozioni, propagandano i principi basilari per una civile convivenza uomo-animale.

Di tutto questo e di altro ancora si è parlato ad una  Tavola Rotonda a Pedara durante la manifestazione “Sotto il vulcano:vita da cani” ,evento promosso dalla sezione LIDA Catania e a cui hanno presenziato tutte le associazioni operanti sul territorio della provincia etnea.Scopo della tavola rotonda è stato quello di valutare i “progressi” fatti dai comuni pedemontani  nell’attuazione delle strategie per il contenimento del randagismo:fiumi di parole.
Quasi dimenticavo:tra una chiacchiera e l’altra dei relatori della tavola rotonda,il nostro  amorevole  Dick,cucciolo nato randagio, è stato adottato.Questa sì,a nostro modestissimo avviso,è attuazione.Questa è concretezza .Verba volant.

Tiziana Genovese
Delegata OIPA Catania