15/7/14
Domani, 16 luglio, i senatori della commissioni ambiente ed industria inizieranno le votazioni sul decreto legge n. 91/2014 sulla competitività, che all'art. 16 affronta il tema dei richiami vivi in seguito alla messa in mora da parte della commissione europea per violazione della direttiva "Uccelli" (147/2009).
Lo scorso 24 giugno l’OIPA e le principali associazioni animaliste e ambientaliste hanno lanciato un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi affinché, alla vigilia del suo incarico in Europa, assicurasse di spingere la chiusura della procedura d’infrazione ponendo fine alla vergognosa pratica dei richiami vivi: infatti l’Italia, in questo modo, attua una vera e propria violazione del diritto comunitario, e ignora completamente la volontà della maggior parte degli Italiani e dei parlamentari che, nell’ambito della Legge Europea, hanno votato per la cancellazione di questo orrore.
Dopo che l’emendamento che avrebbe abolito la pratica dei richiami vivi è stato abolito in Parlamento per poche decine di voti, gli occhi sono ora puntati sul Senato.
“Chi rispetta la vita e l’ambiente considera la caccia una vera e propria aberrazione, ma la tortura sistematica di migliaia di volatili costretti per tutta la vita in minuscole prigioni, al buio, torturati attraverso l’accecamento e il taglio delle ali, affinché con il loro canto attirino i propri simili verso la morte, è una vergogna assoluta – sottolinea Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia – La battaglia di civiltà per l’abolizione di questa pratica medievale è già vinta da tempo nel Paese, come dimostrano i tantissimi consensi riscossi dalle campagne condotte dalle associazioni, è quindi necessario che i legislatori ora guardino alla volontà dei cittadini e non agli interessi di una lobby ristretta”. |