27/2/15
Travestiti da cavalli, con bandiere e fischietti, i volontari OIPA, insieme a Avcpp, Lav, Enpa, Animalisti Italiani ed Ava, hanno organizzato un flash mob di fronte ai cancelli delle scuderie delle botticelle per urlare lo sdegno per lo scempio di una collina del Pincio (Villa Borghese), tutelata dalle normative nazionali ed internazionali.
Su platee di calcestruzzo sono stati costruiti 121 box per il ricovero dei cavalli impiegati per il traino delle botticelle in mezzo al traffico cittadino. Utilizzando le parole magiche “trasferimento temporaneo di carrozzelle nell’area dell’ex galoppatoio di Villa Borghese”, sono stati spesi 1.350.000 euro pubblici per gli interessi di 38 vetturini. Tutto questo mentre si chiudono canili e gattili comunali, delegando strutture private all’accoglienza dei randagi.
Ed è stato calpestato il Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio che vieta l’installazione di qualsiasi struttura all’interno di parchi, ville e giardini storici, e la Legge Regionale 6 luglio 1998 n.24, che ammette a Villa Borghese solo interventi che riguardano esclusivamente la conservazione, la manutenzione ed il restauro.
Allo stato attuale, tutta l’area prospiciente l’ex Galoppatoio di Villa Borghese, un’intera collina del Pincio di circa 2 ettari di dimensioni, è stata sventrata e deturpata. Il tutto con la benedizione della Sovrintendenza, del Comune e della Regione.
Ma la vicenda delle scuderie è anche un ferita per tutta la città, a causa dello scempio di un bene paesaggistico protetto come Villa Borghese, una villa storica sede di sette musei, tutelata dall’Unesco e dalla Carta di Firenze che equipara le ville storiche a monumenti e le rende inedificabili, e decretata zona SIC (sito di interesse comunitario).
Chiediamo, insieme a tutte le Associazioni romane, lo smantellamento dello scempio ed il ripristino dei luoghi al loro assetto originario. |