20/1/15
E' naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato, considerato anche il terrore atavico degli animali per questo elemento? Obiettivamente crediamo di NO.
I circensi, invece, sostengono che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali. Almeno, così affermano quando sono accusati di maltrattare gli animali. La loro esplicita ipocrisia nel negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che tengono prigionieri, non impedisce a molte persone di vedere la cruda realtà, dietro una facciata di lustrini e divertimento, ecco perché i volontari OIPA di Trani hanno organizzato un presidio a Bari contro il circo Lidia Togni.
Tigri prigioniere in gabbie fredde e strette, elefanti incatenati, obbligati con le botte, le bastonate e la frusta a fare "esercizi" pericolosi, che mai compierebbero nel loro habitat naturale.
Solo rifiutando di assistere a uno spettacolo che si fonda sulla violenza si potrà cambiare il destino di tanti animali che, catturati nel loro paese d’origine e strappati spesso da cuccioli ai loro genitori e ai loro simili, sono costretti a vivere una vita intera in gabbia, umiliati e derisi nella loro dignità.
Dai ai tuoi figli l’opportunità di scegliere uno spettacolo di puro divertimento, grazie al web e ai documentari ci sono tanti altri modi per vedere una tigre o un elefante. Scegliere un circo con animali o un parco faunistico significa mostrare loro animali prigionieri e sofferenti, andando ad incentivare il commercio di animali esotici, fonte di grandi guadagni per i trafficanti e responsabile della morte e dell’estinzione di molte specie animali.
Calogero Campisi e Daniela D’Alfonso – Delegati OIPA Trani
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