In Italia secondo i dati Eurispes 2022, il 6,7% della popolazione è vegetariana e vegana, e la scelta vegana risulta più diffusa tra i più giovani, nella fascia di età tra i 25 e 34 anni. Cresce anche il numero delle famiglie che nella propria spesa includono alimenti, bevande, salse e condimenti vegetali.

Sono sempre più le persone che per svariati motivi scelgono di adottare una dieta cruelty free, spinte da motivazioni etiche, ambientali e di salute, ed essere vegani oggi non è più visto come una stranezza da eccentrici o una moda, come qualcuno poteva etichettare questa scelta solo alcuni anni fa.

Anche il mercato ha rappresentato un fattore trainante in questa direzione ed è certo che se l’alternativa vegana fosse un’offerta presente in tutti i bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, aree di servizio autostradali. in qualsiasi luogo pubblico e privato che vende alimenti e bevande, il numero delle persone orientate a questa scelta aumenterebbe in maniera ancora più significativa.

Pochi sanno che dal 5 aprile di quest’anno è stata avviata la raccolta firme per l’”Iniziativa dei cittadini europei per un’alternativa vegana”, per chiedere l’adozione di una normativa che imponga di rendere l’alternativa vegana esplicitamente disponibile negli spazi privati e pubblici che vendono alimenti e bevande in Europa.

Una normativa che, prendendo finalmente atto di una nuova consapevolezza collettiva dei diritti degli animali e dell’esistenza di diverse scelte alimentari, non solo renderebbe giustizia a tutti i vegani e vegetariani, spesso penalizzati in viaggio o sul lavoro, ma che andrebbe anche nella direzione giusta per contrastare l’inquinamento, il riscaldamento globale e l’aumento del costo del cibo, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2, la contaminazione ambientale e il consumo di acqua.

Affinché la Commissione Europea prenda in considerazione l’iniziativa, è necessario raccogliere entro un anno un milione di firme in almeno sette Stati membri.

L’Iniziativa dei cittadini europei è prevista dal Trattato di Lisbona ed è uno strumento a disposizione dei cittadini per influire sul programma di lavoro della Commissione.

Partecipa all’iniziativa, firma ora Iniziativa dei cittadini europei