Il 22 marzo 2005 il Console Generale del Canada
in Italia, Peter Mc Govern, ci ha fatto pervenire un fax ufficiale
che ci informa dell’avvenuta consegna a mezzo borsa diplomatica
all’On. Geoff Regan, Ministro della pesca e degli Oceani
di Ottawa in Canada delle oltre 13.000 firme contro lo sterminio
dei cuccioli di foca.
Contemporaneamente veniamo a sapere che una dozzina
di animalisti che protestavano contro la caccia alle foche sono
stati arrestati sul Golfo di San Lorenzo, in Canada, per avere
ripreso alcune immagini dell'annuale carneficina e per essersi
trovati nella zona di un miglio nautico proibita a chi non ha
il permesso d'accesso.
Paul Watson, della Sea Shepherd Conservation Society, un'organizzazione
animalista, ha riferito che uno dei manifestanti, John Vasic,
è stato aggredito e picchiato sul viso, mentre la sua macchina
fotografica veniva distrutta.
”Ho immediatamente chiamato la guardia costiera -racconta
Watson-, ma invece di arrestare l'aggressore hanno arrestato Vasic”.
Di questi giorni la notizia secondo cui alcuni animalisti
della Lav sono andati sui luoghi della strage, per denunciare
e documentare l'ennesimo massacro di foche, insieme ad una troupe
del TG 2, a un giornalista del settimanale Vanity Fair Italia
ed a una fotoreporter.
Dal loro reportage si apprende: “Abbiamo assistito allo
sterminio di centinaia di foche; abbiamo visto i cacciatori scuoiare
con i coltelli foche ancora vive. Nessun cacciatore, inoltre,
ha effettuato il test obbligatorio per legge per controllare se
i cuccioli fossero morti prima di procedere allo scuoiamento.
Per lunghe ore siamo stati testimoni della violenza e della crudeltà
con cui vengono uccisi i cuccioli di foca.
Violenza, sangue, crudeltà e illegalità diffusa
sono la realtà della caccia alle foche in Canada, che le
autorità locali continuano a negare; tutto questo con la
complicità dell'Italia, maggior Paese trasformatore al
mondo di prodotti di foca .
Ad un certo punto la violenza si è rivolta anche contro
di noi: un gruppo di una decina di cacciatori ci ha ripetutamente
aggredito. La troupe del TG2 ha ripreso l'aggressione”.
Tutto questo è certamente demoralizzante
e a volte ci si sente impotenti di fronte ai molti interessi che
accompagnano queste crudeltà ma questo non ci impedisce
di continuare a lavorare per fare in modo che le atrocità
di questi giorni non si ripetano in un prossimo futuro.
Pertanto continua a protestare scrivendo lettere, fax, mail.
Guarda
come fare su
http://www.oipaitalia.com/caccia/campagne/canada/foche.html