L’hanno chiamato ET, avrà circa un mese e mezzo, ma sembra un micro gattino di appena 20 giorni, e sta lottando per sopravvivere. Trovato denutrito, senza una parte di zampa, divorato dalle pulci, ET è debolissimo, ma lui è un dolcissimo guerriero, e ce la sta mettendo tutta per vincere la sua sfida.
Aggrappato alla vita con le poche forze che gli sono rimaste, ora è accolto in stallo casalingo dagli Angeli blu di Padova, che subito dopo il recupero, preoccupati per le sue condizioni di malnutrizione, l’hanno portato in visita.

Positivo alla giardia, sta seguendo una cura specifica, e sta assumendo fluidi vitaminici affinché possa recuperare rapidamente vitamine, minerali e altri nutrienti necessari alla sua crescita.
Non appena si sarà sollevato dallo stato di estrema debilitazione in cui si trova, ET avrà bisogno di una famiglia, di una casa in cui possa sentirsi protetto e amato.
Soccorso pochi giorni fa, al momento sembra stia migliorando, e la speranza è che non insorgano possibili complicazioni. e che tutto vada per il meglio per il piccolo ET.  Sì, perchè se ci fossero eventuali problemi, ET non potrebbe disporre di luoghi adatti a cure specialistiche. Men che meno di una struttura capace di ospitare gatti abbandonati come lui. 

Purtroppo, nel padovano non ci sono strutture rifugio per gatti, Asl e Comuni si rimpallano le competenze, e a soffrire per la totale latitanza delle istituzioni non c’è solo ET, ma tantissimi cuccioli e gatti adulti soccorsi in fin di vita, feriti o malati dai volontari dell’OIPA di Padova, che allo stremo, hanno lanciato un accorato appello alle Amministrazioni Comunali.

Perché è ora che inizino finalmente ad ascoltare le problematiche di cui si occupano da anni sul territorio, criticità che non possono e non devono gestire con le sole proprie risorse.
La loro richiesta di aiuto è semplice e chiara: di fronte al randagismo felino, che sta assumendo proporzioni molto preoccupanti in tutta la provincia di Padova, occorrono fondi, fondi che lo scorso anno sono stati stanziati solo dal Comune di Padova.
Non possono essere solo i volontari a gestire un’emergenza così grave, che causa sofferenza e morte a tantissimi gatti adulti, spesso anziani, ritrovati abbandonati per strada, così come a intere cucciolate, gattini strappate alle cure materne e condannati a morire sotto il sole cocente.

Sono anni ormai che le volontarie dell’OIPA di Padova affrontano solo con le proprie risorse economiche le spese per le medicine, per le cure veterinarie, per le catture, il cibo, le sterilizzazioni, senza contare il fatto che fino a che non trovano una casa, tutti i gatti soccorsi sono ospitati nelle proprie case. 

Nel 2025, non può accadere che ai cittadini che segnalano la presenza di trovatelli, i Comuni dicano che non sanno cosa fare, e che consiglino di lasciarli sul luogo del ritrovamento, e al massimo di nutrirli.
Questo significa condannare a morte dei cuccioli, significa essere complici di chi non si vergogna di abbandonarli, significa essere completamente indifferenti alla sofferenza di animali ritrovati in condizioni di estrema incuria.

Solo nel 2024 le volontarie dell’OIPA di Padova hanno recuperato e salvato circa 250 cuccioli. Ecco perché si rivolgono in primis alle Amministrazioni Comunali e alle ASL: occorrono dei gattili, delle oasi feline, delle strutture che accolgano i gatti abbandonati e malati.
Servono campagne di sensibilizzazione e di sterilizzazione, magari appoggiandosi in convenzione con veterinari liberi professionisti.

Perché in Veneto c’è una legge regionale che parla chiaro, una legge del 1993, tuttora disattesa, che attribuisce le competenze del randagismo ai Comuni, che dovrebbero attivarsi per i rifugi, alle Aziende sanitarie locali, che dovrebbero sterilizzare e occuparsi della gestione sanitaria delle colonie.

Ora a soffrire per queste gravi mancanze degli organi istituzionali rimane ET, e tanti altri cuccioli che i volontari stanno accogliendo nelle loro case, nella speranza che possano sopravvivere e trovare una famiglia.

Non lasciamoli soli: anche una piccola donazione sarà utile per contribuire alle spese che i volontari sostengono ogni giorno per salvare delle vite di cui nessuno si prende cura. 

Dona cure e farmaci per ET: aiutaci a farlo diventare grande e forte.

Per informazioni e gli aiuti da offrire contatta i volontari OIPA di Padova

COME AIUTARE ET DELL’OIPA DI PADOVA

Ogni offerta, che sia grande o piccola, può fare la differenza per una vita. Puoi inviare la tua donazione con i seguenti dati:
c/c n. 43035203 / IBAN: IT28P0760101600000043035203 / Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX / Causale “AIUTO ET – OIPA PADOVA”   

Oppure per fare un’offerta in aiuto di ET clicca il pulsante (verrai rimandato direttamente alla pagina della donazione)