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GRANDE SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE
CONTRO HARLAN E LA VIVISEZIONE

 

Circa duemila persone da tutta Italia, persino dalla Sardegna e dalla Puglia, con cartelli, striscioni, bandiere, slogan, tutti uniti e concordi: basta vivisezione. La manifestazione di sabato 29 settembre a Udine ha avuto un grandissimo successo ed è stata un’ulteriore e decisa conferma della rinnovata sensibilità degli italiani nei confronti della vivisezione e degli allevamenti di animali destinati ai laboratori. 

Harlan come Green Hill, un’azienda che vive della sofferenza di milioni di animali e che non vogliamo nel nostro Paese. L’abolizione totale dell’uso degli animali per la sperimentazione è un traguardo ancora lontano, ma gli attacchi alle colonne portanti di questo business sono tasselli fondamentali per far sentire che l’opposizione è forte e non si fermerà.

Gli attivisti hanno sfilato in maniera pacifica per le vie della città, che ha accolto l’iniziativa con ogni riguardo, tanto che il sindaco di Udine ha voluto dare tutto il suo appoggio alla protesta concedendo il patrocinio comunale e riservando un’area sotto i porticati del centro storico per il comizio.

La manifestazione è stata infatti anche l’occasione per parlare dei metodi scientifici, gli unici validi e attendibili, e sollecitare maggiori investimenti che permettano di svilupparli e implementarli, oltre che per ricordare le ultime evoluzioni delle indagini sul caso Green Hill.

Coinvolgente l’intervento di Massimo Comparotto, presidente dell’OIPA Italia, che è stato letteralmente travolto da una valanga di applausi. Ha infatti ricordato che domenica 30 settembre avrebbe segnato il passaggio di 12 mesi esatti dal sopralluogo effettuato dalle guardie zoofile dell’OIPA all’interno dei capannoni di Green Hill.

Le irregolarità evidenziate e l’istanza di chiusura presentata avrebbero permesso al Sindaco di Montichiari Elena Zanola di revocare all’allevamento l’autorizzazione ad operare con dieci mesi di anticipo rispetto al sequestro ad opera del Corpo Forestale dello Stato dello scorso luglio. Purtroppo però non accadde nulla e i begale continuarono ad essere spediti sui tavoli dei vivisettori. Oggi finalmente la giustizia sta facendo il suo corso e sia la Zanola sia il Comandante della Polizia Locale di Montichiari sono indagati dalla Procura della Repubblica di Brescia per reati commessi nella loro funzione di pubblici ufficiali.

Altre foto della manifestazione:





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