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Ricordate Italo? Quando vi abbiamo raccontato di lui stava ancora lottando tra la vita e la morte: avvelenato da un lumachicida tra le strade di Gela, era stato soccorso e accolto dai volontari dell’OIPA, che avevano immediatamente sporto denuncia per chiedere giustizia e individuare le responsabilità di un atto efferato e crudele che, purtroppo, aveva spezzato la vita della sua inseparabile compagna di strada, la dolcissima Ghima, da cui Italo non si divideva mai.

Grazie all’impegno degli angeli blu dell’OIPA di Gela e in particolare della stallante, la Sig.ra Vanessa, che non solo si è occupata delle sue cure, ma l’ha anche aiutato a riacquistare la fiducia nell’uomo, per Italo oggi si apre un nuovo capitolo: ad aspettarlo ieri all’aeroporto di Linate c’era la sua nuova famiglia, pronta a donargli serenità e amore in compagnia di un altro amico a 4 zampe.

LA STORIA DI ITALO E GHIMA

18 settembre 2017 – GELA, ANCORA VELENO E MORTE PER DUE CANI DI QUARTIERE: LA DENUNCIA DEI VOLONTARI DELL’OIPA

Prima la tragica morte di un cucciolo indifeso ucciso barbaramente a sassate e, soltanto alcuni giorni dopo, l’avvelenamento di due cani di quartiere socievoli e benvoluti da tutti. Succede di nuovo tra le strade di Gela (CL), città già martoriata dal randagismo, dove qualcuno ha ben pensato di mettere fine alla vita della bellissima Ghima con del veleno per lumache nascosto appositamente in mezzo alla carne. Ghima, insieme ad Italo, suo inseparabile compagno di strada, era solita fare delle passeggiate fuori dallo Stucchificio di via Butera. Nel quartiere li conoscevano tutti ormai e chiunque gli si avvicinava per fargli una carezza. Ed è stata proprio la grande fiducia che nutrivano nei confronti dell’uomo a tradirli.

A denunciare l’ennesimo atto di violenza che ha spezzato la vita di una dolcissima cagnolona dagli occhi azzurro cielo e che ha quasi ucciso Italo, rimasto per giorni sospeso tra la vita e la morte, sono i volontari dell’OIPA di Gela, stanchi di assistere alle crudeltà che continuano a susseguirsi nella loro città, dove non solo l’amministrazione comunale ha avuto addirittura il coraggio di affermare che i cuccioli abbandonati in strada non sono randagi, scaricando la responsabilità che gli competono sulle associazioni, ma  dove atti violenti ed efferati ai danni dei più indifesi sono diventati ordinari e rischiano di rimanere impuniti.
L’OIPA sporgerà denuncia contro ignoti per chiedere giustizia e individuare le responsabilità di un atto ingiustificabile che non può e non deve e passare sotto silenzio.