Ha nove giorni Golia, gattino nato a Pasqua che ha aperto gli occhi solo quattro giorni fa, il 24 aprile scorso. Unico sopravvissuto di una cucciolata di sei fratelli, neanche la mamma ce l’ha fatta, morta a causa di una serie di complicanze insorte durante e dopo il parto.

Ma Golia è un piccolo guerriero: forte, tenace, è aggrappato alla vita con tutte le sue forze, e sta crescendo grazie alle cure dei volontari dell’OIPA di Brescia. Allertati alcuni giorni prima della sua nascita per la presenza di una gatta incinta e in difficoltà, sono subito intervenuti per metterla in sicurezza e aiutarla a partorire.

Ma la mattina di Pasqua, quando la micia inizia a partorire, qualcosa non va. Due piccoli nascono morti, solo uno è vivo, è Golia. La mamma, però, non sta bene, e subito scatta il ricovero in clinica, dove dall’ecografia e dalla radiografia si vede che tutti gli altri cuccioli, in totale tre, sono già morti in grembo. Prima di effettuare un cesareo, però, è necessario stabilizzare la gatta, poiché le sue condizioni sono critiche. In shock ipovolemico, è in ipotermia e in grave acidosi metabolica.

Intanto le volontarie dell’OIPA di Brescia si precipitano per consegnare a una balia il piccolo Golia. Poche ora dopo, la telefonata, quella che nessuno voleva sentire: “la micia non ce l’ha fatta”.

Allattato h24 da una volontaria, Golia è una forza della natura. Reattivo e pieno di energia, mangia e assimila. Forse gli resterà una cicatrice sul labbro inferiore per via di un’infezione contratta dalla madre, e per la quale ora è in cura, ma Golia resiste.

Lui è stato fortunato, ma quanti altri piccoli e madri muoiono a causa dell’ignoranza umana?

Noi facciamo il tifo per Golia, perché ogni vita ha un valore inestimabile.  Aiutaci ad aiutarlo: dona pappe e cure

Per informazioni su Golia e gli aiuti da offrire contatta i volontari OIPA di Brescia