Acquistata con la stessa leggerezza di chi si compra un’auto da sfoggiare, la piccola Perla è stata venduta a soli 35 giorni di vita, quando ancora avrebbe dovuto essere allattata e accudita dalla mamma.
E se gli acquirenti potevano anche essere all’oscuro sulla sua data di nascita, di certo il produttore la conosceva perfettamente, così come era sicuramente al corrente del problema di salute da cui la cucciola di  pitbull era affetta. Rifiutata dalla famiglia per via di questo “difetto di produzione”, Perla è stata per sua fortuna segnalata ai volontari dell’OIPA di Teramo. Le cure per la piccola pitbullina, tuttavia, sono state lunghe e onerose, visto che le era stato diagnosticato uno shunt portosistemico intraepatico congenito, ovvero una comunicazione vascolare anomala per la quale il sangue, non ancora depurato dal fegato, raggiunge il circolo venoso sistemico. Dopo essere stata sottoposta un intervento correttivo e aver seguito una dieta priva di proteine animali, Perla è gradatamente migliorata e oggi vive felicemente adottata da una stessa volontaria dell’OIPA di Teramo, che affezionandosi moltissimo a lei, ha deciso di tenerla con sé.