Rimaniamo ogni volta senza parole nel vedere in che stato può ridursi un cane a causa dell’incuria e dell’indifferenza dell’uomo. Non conosciamo il passato di Eva, segugia di due anni ritrovata pelle e ossa, non sappiamo cosa le sia successo, ma certamente, dallo stato in cui era ridotta, possiamo immaginare che la vita trascorsa fino ad oggi non può definirsi una vita degna di essere vissuta.
È difficile descrivere il momento in cui è stata ritrovata, perché quando si trova un animale ridotto al limite della sopravvivenza, al punto da vedersi lo scheletro, il pensiero si annebbia e quello che ti assale sono solo emozioni negative.
Rabbia, odio, un senso di impotenza nel vedere come una vita “gettata via” fino quasi al punto da condurla alla morte, una vita che aveva solo bisogno di acqua, cibo, di un riparo dove sentirsi al sicuro.
A Eva sarebbe bastato questo, soddisfare i suoi bisogni primari, perché un cane ha certamente bisogno di molto altro, come noi umani. Ma in caso di necessità, è capace di accontentarsi anche solo dell’essenziale.
Ma anche l’essenziale è stato tolto a Eva, e se non fosse stata recuperata per tempo dai volontari dell’OIPA di Alcamo, sarebbe morta proprio lì dove è stata trovata, sotto un cespuglio, nelle campagne trapanesi, mentre tentava di ripararsi dal forte vento che tirava in quella giornata.
Priva di forze tanto da non riuscire nemmeno ad alzarsi in piedi, non appena ha sentito le voci dei volontari, ha iniziato a scodinzolare. E dal quel momento non ha mai smesso di farlo. Ancora fiduciosa, ancora speranzosa che qualcuno potesse offrirle aiuto.
Acqua, cibo, un riparo dove sentirsi al sicuro: Eva li cercava da chissà quanto tempo.
Una volta rifocillata, accolta presso uno stallo, Eva è stata subito portata in visita veterinaria, dove oltre allo stato di grave disidratazione e denutrizione causato dalla mancanza di acqua e cibo protrattasi nel tempo, è risultata la positività alla leishmaniosi.
Subito sottoposta a una terapia mirata per questa patologia, alimentata con pappe nutrienti e integratori necessari per sopperire al suo stato di estrema debilitazione, oggi Eva sta già migliorando.
Sta recuperando il suo peso forma, e durante successivi controlli e accertamenti veterinari, è stato riscontrato un netto miglioramento della leishmaniosi, che sta rientrando nei valori in cui può essere tenuta sotto controllo.
La leishmaniosi, infatti, è una malattia cronica che non si può debellare completamente, tuttavia grazie ad una terapia corretta è possibile salvaguardare la salute del cane.
Una volta che i valori sono rientrati in un determinato range, la patologia si può tenere sotto controllo tramite l’assunzione di una pillola di Allupurinolo al giorno, un farmaco reperibile a un costo molto sostenibile.
Da quando è stata salvata, Eva non ha più smesso di scodinzolare, e anche se all’inizio la sua coda era sempre tra le gambe, segno di paura e diffidenza, oggi, grazie alle attenzioni e alla sensibilità degli Angeli blu, sta riacquistando fiducia nelle persone.
Non appena sarà tornata in forze, avrà bisogno di una famiglia con cui lasciare alle spalle un passato da dimenticare.
Aiutaci a donarle luce e speranza: basta un piccolo contributo da parte di ognuno necessario per sostenere il costo delle sue cure e del suo mantenimento fino a che non troverà una casa.
COME AIUTARE EVA DELL’OIPA ALCAMO (TP)
Ogni offerta, che sia grande o piccola, può fare la differenza per una vita. Puoi inviare la tua donazione con i seguenti dati:
c/c n. 43035203 / IBAN: IT28P0760101600000043035203 / Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX / Causale “Eva – OIPA Alcamo”
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