EMERGENZA TERREMOTO TURCHIA – SIRIA

Una nuova tragedia incombe sulle vite di uomini e animali, lo stesso mese in cui lo scorso anno è scoppiata la guerra in Ucraina. Un terremoto devastante che, nei giorni scorsi, ha colpito la già precaria zona di confine tra Turchia e Siria e ormai già considerato uno dei più grandi disastri dei nostri tempi. Uno sconcertante numero di vite spezzate, migliaia di feriti, edifici, infrastrutture e case distrutte, disperazione, dolore, paura e un numero impressionante sfollati.

Questo è il quadro generale di quanto successo. Nelle prime ore della mattina del 6 febbraio un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il sud est della Turchia scuotendo l’intera provincia di Kahramanmaraş, epicentro delle scosse, e le zone oltre il confine con la Siria. Un secondo sisma di magnitudo 7,6 è stato poi avvertito intorno alle 13.30 ora locale, causando ad oggi più di 21 mila vittime e distruggendo e radendo al suolo intere aree, edifici, case, fabbriche, causando danni ingenti ad infrastrutture, scuole, sistemi idrici e molto altro ancora.

Squadre di soccorso partite dall’estero, Italia compresa, stanno portando il loro aiuto principalmente in Turchia dove al momento è più facile arrivare in sicurezza, rispetto alla parte siriana in cui si fatica a trovare una via di accesso e portare aiuti e rinforzi.

Si continua a lavorare assiduamente per tirare fuori dalle macerie quante più vite possibili, sperando di trovare ancora chi è vivo, chi è ferito e chi è disperso. A soffrire di questa situazione, del freddo, dalla mancanza di cibo e di riparo non sono soltanto gli esseri umani, ma coloro che come noi sono esseri senzienti, gli animali. Anche loro colpiti duramente, e se il numero di vittime umane (almeno dalla parte turca si conta) quello degli animali che hanno perso la vita, si ritrovano sotto le macerie o vagano alla ricerca di cibo e riparo è del tutto sconosciuto.

Fortunatamente anche gli animali ancora vivi vengono tirati fuori dalle macerie e quelli feriti vengono recuperati feriti e portati in un salvo.

Di fronte a tutto questo dolore, anche questa volta l’OIPA non ha voluto stare in disparte e si è subito mobilitata per cercare di organizzare i prossimi aiuti per gli animali, sia in territorio turco che in territorio siriano (anche se con grandissima difficoltà).

Con il supporto della delegazione dell’OIPA in Turchia ci siamo subito messi in contatto con alcuni volontari presenti nei territori colpiti che si stanno occupando degli animali in difficoltà (al momento Adana e Yarbasi) e tramite un nostro contatto stiamo già iniziando ad inviare aiuti che raggiungeranno nei prossimi giorni Aleppo in Siria per dare sostegno agli animali già dimenticati prima di questa tragedia.

L’OIPA lancia la raccolta fondi “Emergenza Terremoto” per non lasciare soli gli animali e chi si sta occupando di loro in quest’immensa tragedia.

Per aiuti e ulteriori informazioni:
• OIPA International
email: international@oipa.org

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