Continua a ritmo serrato la battaglia della provincia, del corpo forestale e delle forze dell’ordine per mettere un freno al fenomeno dell’uccellaggione in Alto Adige. IL 17 Maggio grazie ad un’operazione condotta dai volontari dell’OIPA e dalla Forestale, sono stati salvati 50 volatili detenuti illegalmente da due persone che sono state immediatamente denunciate per detenzione illegale di specie protette.

A darne notizia è direttamente la Provincia di Bolzano, a dimostrazione di quanto il fenomeno sia sentito anche a livello istituzionale. L’operazione, denonimata “voliere aperte”, ha portato i forestali a setacciare diverse abitazioni in Val Venosta, Cornaiano e Nova Ponente. Sono state controllate le case, ma anche i magazzini o alcuni luoghi di lavoro. In supporto al corpo provinciale, infatti, è arrivato anche il corpo forestale di Verona. Tutto sotto il coordinamento del pubblico ministero della procura di Bolzano Luisa Mosna. È stato prezioso il contributo della sezione locale della OIPA. Sono stati salvati 50 esemplari di fringillidi, specie sottoposta a tutela.

Si tratta, nel dettaglio, di lucherini, verdoni, crocieri, organietti, ciuffolotti e verzellini ancestrali particolarmente richiesti dal mercato degli allevatori amatoriali per il miglioramento genetico dei loro incroci. Tutti gli animali, frutto di cattura illegale e uccellagione autunnale o invernale, erano privi dell’anello di identificazione previsto dalla legge ed erano rinchiusi in voliere mimetizzate. Quattro le gabbie trappola sequestrate di cui tre attive e posizionate nei frutteti adiacenti alle abitazioni.