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ALLUVIONE NEI BALCANI: L’OIPA SUPPORTA I VOLONTARI IMPEGNATI NEL SOCCORSO DEGLI ANIMALI

AGGIORNAMENTO
26/6/14

L’acqua si è ritirata e i paesi alluvionati stanno iniziando a fare i conti con le pesanti conseguenze del disastro.

La situazione è tragica: i cittadini hanno perso tutto ciò che avevano. Mobili ed effetti personali sono posizionati in strada, di fronte alle loro case, in attesa di essere bruciati per il timore di contaminazione batterica. In alcuni villaggi, l’80% degli animali è morto, sia cani e gatti da compagnia, sia bestiame.
Grazie alla solidarietà dei cittadini italiani, l’OIPA ha raccolto 1000 euro che destinerà a due associazioni attive nella gestione dell’emergenza alluvione in Bosnia e Croazia.

BOSNIA
L’associazione bosniaca Sapa Zenica, città col maggior numero di animali randagi pro capite sia per l’alto numero di abbandoni sia perché fortunatamente l’amministrazione comunale non li uccide, è impegnata nelle operazioni di salvataggio. Sono decine di centinaia gli animali nelle strade, randagi o dispersi. I volontari dell’associazione stanno portano cibo a cani e gatti sia a Zenica, sia nei sobborghi e nei villaggi circostanti.

CROAZIA
L’associazione croata Udruga Pobjede è attiva sul campo dal primo giorno di inondazione, coordinando l’intera situazione, allertando le altre associazioni animaliste locali e cercando stalli e canili dove ricoverare i circa 700 animali tra cani, gatti, conigli e altri animali. L’associazione, che gestisce un rifugio che ospita circa 200 cani, ha preso in carico gli animali con le peggiori condizioni di salute e stanno fornendo cibo, medicinali e cure veterinarie per gli animali stallati dai privati. Una portavoce dell’associazione afferma che non c’è più alcun cane abbandonato nelle aree alluvionate, molti sono stati riconsegnati ai proprietari, mentre per quelli che cercano adozione l’associazione sta valutando le migliori possibilità, offrendosi di pagare le sterilizzazioni e le cure necessarie.


29/5/14

fotografie di Animal Friends Croatia

Nei giorni scorsi una terribile alluvione ha colpito i Balcani. Decine le persone decedute o scomparse e migliaia quelle che hanno perso tutto. Non si contano gli animali – da compagnia, da allevamento e selvatici - che hanno perso la vita o risultano scomparsi. Non solo case e palazzi, ma anche moltissime fattorie sono state completamente distrutte e gli animali sopravvissuti sono feriti e allo sbando.

CROAZIA

La lega membro OIPA Animal Friends Croatia ci riferisce che sono centinaia gli animali da compagnia senza padrone che necessitano urgentemente di cure veterinarie e cibo. Gli argini dei fiumi si sono infatti distrutti in pochissimi minuti e le persone non hanno avuto il tempo di prendere con sé nulla, neanche i loro animali. In assenza di un protocollo ufficiale croato sul salvataggio e la cura degli animali durante le catastrofi naturali, associazioni, volontari, veterinari, sommozzatori e semplici cittadini volenterosi si sono organizzati come potevano nelle operazioni di salvataggio e recupero. Sono tre i centri in cui vengono portati gli animali salvati, mentre tutti i canili sono pieni, ben oltre le loro capacità.
Fortunatamente in Croazia la microchippatura dei cani è obbligatoria e questo sta aiutando molto i volontari a riconsegnare i cani ai loro proprietari. Tuttavia ci sono ancora centinaia di cani e gatti in cerca della propria famiglia.

BOSNIA

Anche la Bosnia è stata violentemente colpita dall’alluvione: in soli tre giorni è caduta tanta pioggia quanta generalmente ne cade in circa tre mesi e le precipitazioni sono state le più abbondanti e violente dal 1984. La situazione degli animali è drammatica:  moltissimi quelli trovati annegati, ma anche i cani trovati lasciati legati a catena fuori dalle loro case oppure ai piani superiori o sui tetti degli edifici ormai allagati e abbandonati.. A questi, si aggiungono gli oltre 10 mila randagi nella sola Sarajevo. Sono diverse le associazioni che stanno dispiegando le proprie forze nell’emergenza soprattutto per portare farmaci e cibo, dal momento che quello rimasto è ormai inutilizzabile. A differenza della Croazia,  in Bosnia il microchip per i cani non è obbligatorio di conseguenza il ricongiungimento dei cani ai loro proprietari è un’operazione spesso impossibile.

L’OIPA è in contatto costante con le associazioni che stanno operando localmente e ha dato il via ad una raccolta fondi per supportarle.

Gli animali colpiti dal disastro dei Balcani hanno bisogno anche del nostro aiuto! Fai una donazione con causale “alluvione Balcani”.

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