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MAFALDA,FERITA E IGNORATA DA TUTTI, E’ STATA ACCOLTA DA CHI, PUR NON AVENDO NIENTE, NON L’HA ABBANDONATA AL SUO DESTINO. L’INTERVENTO DEI VOLONTARI OIPA DI AGRIGENTO L’HA SALVATA E ORA HA BISOGNO DELL’AIUTO DI TUTTI PER GUARIRE.

5/2/15
AGGIORNAMENTO MAFALDA, OIPA AGRIGENTO

Purtroppo dobbiamo darvi una notizia che mai avremmo voluto dare. La guerriera Mafalda non ce l’ha fatta, ieri è volata sul ponte dell’arcobaleno lasciando dietro di sé un grande vuoto e le speranza infranta di tutti coloro che  si sono prodigati per salvarla.
Siete stati tantissimi da tutta Italia a dare supporto per le cure e a tutti voi va un sentito grazie perché ci avete permesso di alleviare la sofferenza di Mafalda e tentare il tutto per tutto per darle una possibilità. Le donazioni ricevute permetteranno di saldare la sua degenza in clinica e le cure, ma anche di aiutare Arianna e Luigino, due quattro zampe soccorsi in extremis dai volontari OIPA Agrigento.

Non sappiamo per quanto tempo Mafalda abbia vagato per arrivare a ridursi nello stato drammatico in cui è stata trovata, ma siamo certi che se avesse incontrato sulla sua strada più empatia e meno indifferenza, forse avrebbe potuto avere anche lei un lieto fine.

Ciao Mafalda.


29/1/15

La storia di Mafalda è diversa dalle storie di maltrattamento che vi raccontiamo solitamente, perché mostra come la sofferenza di due esseri viventi, uomo e cane, possano essere mitigate dalla solidarietà e dell’empatia.
Nei giorni scorsi i volontari OIPA di Agrigento hanno ricevuto una segnalazione riguardo lo stato di maltrattamento in cui versava una femmina di cane corso detenuta da un uomo definito “squilibrato”. All’arrivo sul posto i volontari hanno però scoperto una realtà molto diversa da quella che poteva sembrare in apparenza. Nell’abitazione, ricavata da un magazzino e arredata con materiali di recupero, vivevano un uomo anziano e sei cani in condiziono di assoluta povertà. L’uomo sopravviveva chiedendo l’elemosina e quel poco che riusciva a guadagnare lo spendeva per acquistare la carne per sé stesso e per i suoi cani. Cinque cani erano infatti sani e in forma, oltre a mostrarsi molto attaccati all’uomo e alla casa che difendevano dagli “intrusi”.

Tutti i cani erano arrivati lì spontaneamente, probabilmente randagi in cerca di un riparo e di un po’ di cibo, e da allora non se ne erano più andati, nonostante l’assenza di mura o recinzioni.
Anche Mafalda, il sesto cane, era arrivata per caso, stremata, impaurita e dolorante dopo aver vagato per chissà quanto tempo a seguito di un investimento. Quell’uomo, nonostante non avesse nulla da offrirle né la possibilità di garantirle cure veterinarie, non se l’è sentita di scacciarla e l’ha accolta. Il violento impatto con una macchina che non si è fermata a soccorrerla ha causato la frattura ad una zampa e varie ferite in tutto il corpo, l’aver vagato senza cure ha fatto il resto.

I volontari hanno infatti subito notato la gravità delle sue condizioni sia per l’estrema magrezza, sia per l’evidente prolasso dell’utero dovuto al calore.
L’uomo, molto affezionato a Mafalda, l’ha affidata ai volontari OIPA, che si sono guadagnati la sua fiducia trattandolo con umanità e comprensione. La strada del dialogo ha infatti permesso di aprire un canale di comunicazione con l’uomo, che fino a quel momento era stato solo osteggiato dai concittadini, arrivati anche ad avvelenare alcuni dei cani che vivevano con lui.

Mafalda, battezzata con questo nome perché significa “forte in battaglia”, è stata sottoposta alle prime cure finalizzate a rimetterla in forze per affrontare gli interventi chirurgici a cui dovrà essere sottoposta.
Ora i volontari la affiancheranno nel lungo cammino che ci auguriamo la porti ad una guarigione completa e doneranno supporto a colui che, pur non possedendo niente, non ha esitato a dividerlo con i suoi compagni di vita a quattro zampe.

COME AIUTARE MAFALDA

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Di seguito i metodi per poter fare l'offerta:
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"Mafalda – OIPA Agrigento" su c/c n.43 03 52 03 intestato a: OIPA Italia

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