di Patrizia Peletti,
cuoca de Il Gatto Viziato

Dosi per 4 persone

Ingredienti

Per il brodo servono:
• carote
• sedano
• cipolla
• sale

Per il ripieno:
• 250 g di ricotta veg
• 150 di seitan tritato (o soia tritata)
• 1 carota
• 1 cipolla
• 2 cucchiaini di maizena
• 2 cucchiai di lievito alimentare in scaglie
• noce moscata
• vino
• sale
• pepe

Per la sfoglia servono:
• semola di grano duro (400 g)
• 2 cucchiai di olio evo
• acqua bollente
• curcuma

Procedimento

Iniziate preparando il brodo. Dopo di che passate al ripieno, ovvero bollite il seitan o la soia tritata nel brodo per una decina di minuti, poi scolatela, strizzatela e passatela in una padella nella quale avrete fatto un soffritto con olio, carota e cipolla tritate, per una decina di minuti. Sfumate con il vino e aggiustate di sale e pepe. Mettete tutto in un ciotola e quando è freddo aggiungete la ricotta, la maizena e la noce moscata grattugiata mescolando bene. A questo punto partite con la sfoglia: iniziate facendo la classica fontana con la semola e la curcuma, al centro versate l’acqua bollente e l’olio e cominciate ad amalgamare con una forchetta incorporando, a cerchi concentrici, tutta la farina. Fate una palla e iniziate a tirarla con il mattarello fino ad avere una bella sfoglia sottile. Ricavate delle strisce alte il doppio della grandezza dei cappelletti che volete fare e, su metà, disponete palline di ripieno equidistanti. Inumidite con un pennello bagnato il contorno di ogni ripieno e chiudete il tutto con l’altra metà sfoglia pressando bene intorno a ogni pallina. Ritagliate i cappelletti con uno stampino e metteteli da parte, spolverando di farina perché non si attacchino e coprendo con un canovaccio.
Portate a bollore il brodo, calate i cappelletti per un paio di minuti e servite caldissimi.
Per velocizzare: potete acquistare brodo vegetale già pronto e, naturalmente, anche cappelletti veg già pronti, ma non è la stessa cosa.
Come per tutta la pasta ripiena, si può preparare con diversi giorni di anticipo, surgelando i cappelletti e avendo cura di tuffarli nel brodo senza scongelarli, altrimenti si disferanno inesorabilmente.