Il paese cambia, ma i metodi inumani e cruenti di affrontare il fenomeno del randagismo canino no. Il sindaco di Tirana ha di recente ordinato una presunta campagna di sterilizzazione che, in realtà, si sta verificando essere una vera e propria uccisione di massa di randagi. I cani accalappiati, infatti, non ritorneranno mai sul territorio, di loro non si saprà più nulla.

I randagi vengono catturati da impiegati comunali e trasferiti presso la clinica veterinaria municipale di Kombinat, dove si suppone debbano essere sterilizzati, mentre invece vengono uccisi con iniezioni di acido cloridico. I corpi dei cani senza vita vengono poi messi in sacchi neri della spazzatura e buttati nella discarica di Sharra, come testimoniato da un video diffuso online.

Questo non è il primo anno che si verifica un massacro del genere. Uccisioni di massa si sono già verificate in passato e continuano a verificarsi nella città di Tirana, e a intermittenza in tutta l’Albania. Il sindaco di Tirana aveva promesso che i randagi presenti in città non sarebbero più stati uccisi, ma questa promessa non è mai stata mantenuta, seppur le autorità continuino a negare l’evidenza.

Un recente filmato ha mostrato come i cani vengano brutalmente accalappiati e un’investigazione del 2018 ha chiaramente rivelato ciò che succede ai cani all’interno della clinica veterinaria di Kombinat.

Attivisti e volontari di associazioni locali, come la lega membro dell’OIPA International Animal Rescue Albania, hanno richiesto più volte un permesso per poter entrare all’interno della struttura e poter verificare le condizioni dei cani “ospitati”, richiesta rigettata dalla stessa municipalità. Nessuno quindi può avere accesso e nessun tipo di informazione viene divulgata.

A differenza di altri paesi, i volontari e le associazioni locali possono operare liberamente, ma devono avere a disposizione fondi propri. Non ci sono ostacoli legali, ma mentre loro cercano di aiutare questi animali, le istituzioni li uccidono.

La lega membro dell’OIPA International, Animal Rescue Albania, spiega nel dettaglio la situazione dei randagi nel paese

La città di Tirana aveva lanciato una campagna di sterilizzazione dei cani randagi nel 2016. Il progetto consisteva nello sterilizzare, vaccinare e rilasciare sul territorio circa 15.000 cani. Nei primi cinque mesi dello stesso anno, quando quest’attività è stata finanziata attraverso le donazioni e le sterilizzazioni effettuate da veterinari volontari e non da veterinari pubblici, il progetto è andato bene e i cani sono stati reimmessi sul territorio.
Purtroppo, una volta che i veterinari volontari non hanno più operato e il progetto ha iniziato ad essere finanziato con fondi pubblici, i cani hanno iniziato a scomparire dalle strade. La spiegazione inizialmente fornita dalle autorità è stata semplicemente che i cani erano stati spostati in un’altra area per via delle lamentele dei residenti, ma questi cani non sono mai più stati trovati.

La realtà venne alla luce grazie a un ex-operatore municipale che, in segreto, rivelò all’associazione Animal Rescue Albania quello che accadeva ai cani all’interno della clinica. Se inizialmente credergli è stato difficile, i dettagli e le prove talmente schiaccianti, i video e le foto hanno purtroppo dissipato ogni dubbio, ma anche davanti all’evidenza la municipalità ha negato.

Da allora non se ne è più parlato, ma ultimamente nuove immagini e video delle catture si sono diffusi. E cosa fa la municipalità? Nega, sostenendo ancora che i cani catturati siano sterilizzati e poi rilasciati.

A Tirana e in altre città del paese sono partite numerose manifestazioni. Cittadini, volontari, attivisti e associazioni si sono unite insieme per gridare contro le crudeltà inflitte ai randagi in Albania. La stessa OIPA International ha voluto essere presente accanto ad Animal Rescue Albania.

Inoltre, come già avvenuto in passato, l’OIPA ha voluto scrivere al sindaco di Tirana, al Primo Ministro albanese e al Ministero dell’Agricoltura competente in materia di randagi chiedendo che vengano fermate le uccisioni e riprendere la campagna di sterilizzazione e rilascio correttamente partita nel 2016.

Nel 2018 proprio in merito alla questione randagi in Albania, era stata lanciata una petizione con invio di mail diretta al sindaco di Tirana che può ancora essere sottoscritta al seguente link: https://www.oipa.org/international/stop-killing-dogs-tirana-sign/

COME AIUTARE I RANDAGI DELL’ALBANIA

CONTO CORRENTE POSTALE Vai in posta e compila un bollettino postale inserendo l’importo e la causale “Offerta randagi – OIPA Albania” su c/c n.43 03 52 03 intestato a: OIPA Italia

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ASSEGNO Invia un assegno bancario non trasferibile intestato a OIPA Italia a: OIPA Italia – via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano

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