Oggi vi raccontiamo la storia di Charlie tramite la testimonianza diretta della delegata dell’OIPA di Catania, che ha vissuto in prima esperienza il suo dramma, il dramma del lutto che, purtroppo, vivono tanti cani e gatti i cui compagni umani scompaiono senza preavviso, senza avere la possibilità di affidare il proprio amico a 4 zampe ad una persona fidata che se ne possa prendere cura.

«Se c’è una cosa a cui la vita non ci prepara è la morte, specie quando arriva senza preavviso. Le perdite impreviste, crudeli ed incomprensibili, sono davvero difficili da accettare. Mentre il mondo si ostina ad avanzare, per alcuni tutto si ferma in modo brusco.
Floriana si è accasciata al suolo, un malore improvviso. Quando sono arrivati i soccorsi allertati dai vicini, Charlie era ancora lì al suo fianco. L’hanno ricoverata d’urgenza, ma non si è mai risvegliata. È andata via, senza fare più ritorno a casa.
Possiamo solo immaginare cosa abbia provato in quegli istanti prima di perdere coscienza, ma di una cosa siamo certi: il suo ultimo sguardo è stato per Charlie, il suo ultimo pensiero era rivolto a lui.
Charlie è rimasto solo, ad accudirlo le uniche tre persone amiche della sua mamma umana che l’hanno assistita e aiutata per anni: la Sig.ra Anna Maria, la Sig.ra Graziella e suo marito. Persone dal cuore grande che si sono prese amorevolmente cura di lui per settimane. Quelle stesse persone che si sono sentite dire “Se è morta la sua padrona, si può abbattere, tanto è anziano.”

Credo ci sia da aggiungere ben poco: le parole qualificano chi le pronuncia. Un giorno, ai primi di luglio, la collega delegata dell’OIPA di Pisa ci contatta, riferendo di aver “intercettato” su Facebook l’appello di adozione di un piccolissimo Yorkino anziano e manifesta la volontà di volerlo adottare: ed è così che siamo venuti a conoscenza anche noi della storia di Charlie.

Andiamo a conoscere Charlie che scopriamo essere un microbo di 4 kg che, non l’avremmo immaginato, vanta la veneranda età di 16 anni splendidamente sfoggiati. Seppur spaesato, inizialmente timido, confuso dal vuoto di una casa silenziosa e disorientato in un’attesa cristallizzata nello spazio e nel tempo, Charlie si è rivelato un nonnino affettuosissimo, desideroso di interazione con l’umano e dalla tempra fortissima. Una carica vitale senza precedenti.

Qualche giorno dopo il nostro primo incontro e in accordo con i suoi amici umani e con la collega Delegata dell’OIPA di Pisa, Charlie è stato preso in carico dalla Sezione dell’OIPA di Catania.
Un mese intensissimo, quello trascorso con Charlie, durante il quale abbiamo pensato al suo bisogno primario: farlo sentirei meno solo, restituirgli la quotidianità perduta e la serenità infranta dal lutto.

E poi tutti i controlli necessari per valutare il suo stato di salute e gli adempimenti burocratici propedeutici per il suo trasferimento dalla Sicilia alla Toscana.
A tal proposito ringraziamo sempre la Dott.ssa Santonocito della Clinica La Veterinaria di Mascalucia per la disponibilità, i consigli e il supporto materiale e morale che ci ha riservato per la corretta gestione di Charlie.

Ed è arrivato in men che non si dica il giorno della partenza, tra lacrime e sorrisi, col cuore gonfio di emozione. L’ansia dell’attesa durante il viaggio e, infine, l’arrivo a Pisa da Catania: lui piccolo, piccolissimo, ha dato prova ancora una volta di essere un grande, immenso cane.

Charlie adesso è nella sua nuova casa, è lì come se ci fosse da sempre: vederlo sereno e a suo agio è l’evidenza che ci autorizza ad affermare che abbiamo fatto per lui la scelta giusta.

Floriana cara, sei andata via senza che qualcuno avesse il tempo di rassicurarti che Charlie non sarebbe rimasto solo. Qualunque forma tu abbia assunto, ovunque e comunque la tua scintilla vitale si sia trasformata, splendi libera e radiosa: te lo chiede Charlie e te lo chiediamo tutti noi.

Il mio personale ringraziamento alla collega di Pisa, Patrizia Dorcich, per la fiducia riposta nel nostro operato: la grande famiglia OIPA è anche questo».

Tiziana Genovese