“Signora, non può mettere in moto l’automobile! C’è un gatto dentro, apra il cofano per favore!”

“Ho fretta e del gatto non mi interessa niente, devo andare a prendere mia figlia a scuola!”. Così si sono sentiti rispondere i volontari dell’OIPA di Catania da una signora che si rifiutava categoricamente di aprire il cofano e consentire il recupero di un micio rimasto incastrato nel motore della sua auto.

I fatti si svolgono ad Acicastello (CT) in una tranquilla tarda mattinata primaverile.

Dopo ben trenta minuti di paziente e diplomatica opera di persuasione durante la quale uno dei volontari si è reso disponibile ad accompagnare la signora a scuola per prendere la bambina e in qualunque altro posto avesse la necessità di recarsi, nel frattempo un’altra volontaria ha finalmente potuto tentare il recupero del micio.

Il caso ha voluto che, attirati dal trambusto di quel capannello di persone intorno alla vettura, siano arrivati anche i Carabinieri per verificare che non vi fosse nulla di anomalo.

Rassicurati dai volontari, i Carabinieri hanno presieduto per tutta la durata dell’intervento di recupero.

E poi, colpo di scena: il micio schizza fulmineo da sotto la macchina della signora (che nel frattempo sbraitava di essere stata sequestrata e privata della sua libertà d’azione “SOLO PER SALVARE UN GATTO”, ma lasciamo le considerazioni  a chi legge..) e si ripara sotto quella dei Carabinieri: nulla di fatto, dunque.

Il micio è risalito da sotto fino al motore ma fortunatamente, sollevato il cofano, è stato individuato e messo in sicurezza prima che potesse rintanarsi in qualche anfratto inaccessibile del veicolo.

Il cucciolo, una femmina di circa 40 giorni, è stata chiamata Clio, come il modello di automobile in dotazione ai Carabinieri. Immediatamente condotta dai veterinari di fiducia per valutarne lo stato di salute generale e per la profilassi sanitaria di rito, dopo 15 giorni di osservazione la micina sarà adottabile.