EMERGENZA NEVE, ANIMALI CONDANNATI A MORIRE DI STENTI O TRAVOLTI DALLE SLAVINE IN FRAZIONI ISOLATE DELL’ASCOLANO E TERAMANO.
L’APPELLO DELL’OIPA ALLE ISTITUZIONI: NON ABBANDONATELI, SERVONO MEZZI PER LIBERARE LE STRADE E PERMETTERCI DI AIUTARLI
L’OIPA di Ascoli Piceno, che in questi giorni sta intervenendo su segnalazione per verificare lo stato degli animali rimasti prigionieri e isolati da muri di quattro metri di neve, denuncia una situazione di emergenza estrema, caratterizzata da numerose frazioni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Valle Castellana e in generale provincia di Teramo, non raggiungibili per strade impraticabili, già evacuate dagli abitanti, ma con animali rimasti soli a morire di fame, senza ripari e esposti al pericolo slavine e valanghe.
Nella giornata di mercoledì 25 gennaio i volontari dell’OIPA Ascoli Piceno hanno raggiunto il comprensorio di un’azienda edile sul confine tra Acquasanta Terme e Valle Castellana, dove un cane, tre cavalli e una capra non venivano accuditi e alimentati da una settimana. Il cane era rinchiuso in un box, completamente sommerso dalla neve, mentre i cavalli e la capra si trovavano un recinto, costretti ad avanzare nella neve alta fino a due metri. Un cavallo era a terra a causa di una zampa spezzata accanto ad un altro esemplare morto e parzialmente coperto dalla neve. Dopo aver lasciato cibo per gli animali, i volontari OIPA hanno individuato il proprietario degli animali, che non ha però mostrato alcun interesse a provvedere alle loro cure e sostentamento. Per questo motivo i volontari OIPA hanno allertato la Protezione civile e i carabinieri, fornendo la posizione del luogo, affinché venisse predisposto un intervento di evacuazione degli animali, che tuttavia, ad oggi, non è ancora stato predisposto per mancanza di personale.
“Abbiamo ricevuto segnalazioni di moltissimi animali, anche feriti, completamente abbandonati e condannati a morire di stenti, schiacciati dal crollo di stalle o travolti dalle slavine causate dallo scioglimento della neve. Molti contadini e allevatori sono stati evacuati e non gli è consentito ritornare ad alimentare i propri animali perché le strade non vengono sgombrate – sottolinea Fabrizio Bruschetti, delegato OIPA Ascoli Piceno – La situazione è gravissima e, pur consapevoli delle numerose criticità che coinvolgono gli abitanti della zona, non possiamo assistere impotenti alla morte di esseri viventi che non hanno la possibilità di mettersi in salvo da soli”.
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