Generalmente chi vive con un quattro zampe, lo definisce “un membro della famiglia”. E’ però curioso notare come, pur attribuendogli questa ruolo, si è portati a non includerlo nelle attività più piacevoli e gratificanti. Perché la sua presenza sarebbe di “difficile gestione”, non accorgendosi così di perdere l’opportunità di condividere appieno momenti che contribuirebbero a cementare e rendere unico il rapporto. Non è forse vero che le vacanze estive sono il periodo dedicato al relax, al tempo per sé e per la propria famiglia, a fare quello che piace e che è impossibile fare durante il resto dell’anno? Quindi, perché il vostro animale domestico dovrebbe essere escluso da tutto questo? Certamente lui, o lei, potrebbe anche in altri periodi ma gli manca un pezzo fondamentale… voi.

Con un pizzico di pianificazione, consapevolezza e organizzazione le vacanze “a sei zampe” non solo sono possibili, ma sono anche un’esperienza che arricchisce bipedi e quadrupedi. Per combattere la mentalità che vuole gli animali come corredo, di una casa o di un giardino, e che diventano un “impiccio” quando si vuole partire per un weekend in montagna o una settimana al mare, è necessario comprendere in prima persona cosa significa “compagni di vita”, e abbattere i limiti che sono in realtà solo mentali. E’ senza dubbio vero che l’Italia turistica non è ancora a misura di animale, ma è altrettanto vero che la situazione sta cambiando e sono sempre di più le strutture che accettano gli animali e offrono servizi appositi. Secondo un basilare principio di mercato, più aumenta la domanda più aumenta l’offerta. Quindi creiamo questa domanda e chiediamo a gran voce che le famiglie vengano accolte, nella loro completezza?

E’ tuttavia di fondamentale importanza presentarsi al meglio, evitando di sembrare turisti improvvisati con cani impazziti al seguito. Ecco perché la scelta della meta e il viaggio devono essere pianificati in modo attento.

Mare o montagna?

La vacanza deve essere divertente per tutti, quindi, se il vostro cane è un grande amante dell’acqua, scegliere una meta balneare potrebbe essere la soluzione giusta. Bisogna però accertarsi che la spiaggia in questione permetta l’accesso ai cani, non sono alla spiaggia in sé ma anche al mare, perché stare molte ore sotto all’ombrellone senza potersi muovere e rinfrescarsi non è divertente, anzi. Per una capatina in spiaggia vanno comunque preferite le fasce orarie meno calde, mattino presto o tardo pomeriggio, per evitare colpi di calore e scottature ai polpastrelli sulla sabbia bollente. Lui non ha le infradito!

Se preferite sfuggire al caldo e alla confusione delle spiagge a favore di lunghe passeggiate nella natura durante le quali il vostro cane potrà dare libero sfogo alle sue infinite potenzialità olfattive, optate per una rigenerante vacanza tra i monti. Attenzione però, gli animali selvatici abbondano nei boschi. È quindi fondamentale tenere presente che il vostro cane “cittadino” sarà travolto da un’infinità di odori interessanti, abbiate quindi l’accortezza, se volete evitare di vederlo sparire all’inseguimento di qualche marmotta , di esercitarvi sul richiamo prima di partire o di portare una lunghina di almeno 10 metri con cui sostituire il guinzaglio.

Il viaggio

Il mezzo meno stressante per trasportare il cane è l’automobile, a patto ovviamene che vi sia abituato e che abbia lo spazio sufficiente per stare sdraiato, in piedi e cambiare posizione. Il Codice della Strada prevede che il trasporto avvenga posizionando l’animale nel bagagliaio, separato da una rete o in un trasportino, oppure sul sedile posteriore agganciato con apposita pettorina e guinzaglio alla cintura di sicurezza.

In questo caso è meglio evitare di somministrare il pasto subito prima del viaggio, così come viaggiare nelle ore più calde, e prevedere soste almeno ogni due ore per far sgambare e rinfrescare il cane.

Assolutamente vietato lasciare il cane in auto mentre si fa un salto in autogrill, neppure con i finestrini abbassati: in pochi secondi la temperatura interna dell’abitacolo salirebbe vertiginosamente e il cane andrebbe incontro a un probabile colpo di calore e, nei casi più gravi, alla morte.

La coperta di Linus

Il cane non sa che sta andando in vacanza, quindi lo spostamento in un ambiente nuovo lo disorienterà un po’. Per aiutarlo a vivere meglio il cambiamento è utile portare la sua copertina o cuccia e i suoi giochi preferiti, cercando inoltre di non sconvolgere troppo ritmi e abitudini. Il cane è un animale abitudinario, quindi non variate troppo gli orari delle passeggiate e della somministrazione dei pasti così da mantenere alcuni punti fermi che gli permetteranno di ambientarsi più velocemente.

Buone vacanze a sei zampe!

Alessandra Ferrari

Istruttore Cinofilo