Immagini crude e terribili: è piena notte in una zona industriale tra Copertino e Monteroni, provincia di Lecce. Si vede un grosso Suv nero che si avvicina ad un cane che, tranquillamente, dorme sul piazzale. L’auto si ferma di fronte a lui. Sembra che si fermi a guardare, ad osservare il cane che dorme, come se aspettasse qualcosa. E poi, d’un tratto, accelera, passando sopra il corpo del cane schiacciandolo con la ruota e, ripartendo in retromarcia, lo schiaccia un’altra volta. Volutamente, con premeditazione, ma soprattutto con una crudeltà che lascia basiti.

Biondo, il nome del cane stanziale travolto per ben due volte e che viveva in tutta tranquillità senza dare fastidio a nessuno, morirà poco dopo tra atroci sofferenze a causa dello spappolamento dell’intestino. Al suo fianco, accorso dopo l’investimento, Gino, anche lui un cane stanziale del luogo che ha vegliato fino al mattino il suo amico ucciso.

I fatti sono stati filmati e resi noti da una fototrappola appositamente posizionata dall’associazione “L’impronta”: nella zona, infatti, più di una volta erano stati trovati dai volontari che accudivano gli animali, alcuni cani feriti in modo sospetto, ma le telecamere presenti non erano riuscite a riprendere nulla di utile. Questa volta, invece, le immagini parlano chiaro e sono già in corso le indagini per identificare il veicolo.

Un’uccisione insensata, crudele e fatta con lucidità e premeditazione, da parte di una persona che possiamo definire un pericolo per gli animali, ma anche per le persone. Proprio per questo l’OIPA ha deciso di sporgere denuncia per uccisione di animale, perché atti come questi vengano puniti di fronte alla legge, in modo che sia di monito a tutti che l’uccisione di un animale non deve restare mai impunita. Auspichiamo anche che le istituzioni, dati questi terribili fatti, intensifichino i controlli anche attraverso video sorveglianza, strumento utile per identificare i colpevoli di atti atroci come questi.