“Aggressivo”: è l’etichetta affibbiata a Axel dai suoi proprietari, segnalato alle autorità con una scusa di cui loro stessi erano stati la causa. Adottato da cucciolo e poi rinchiuso in un piccolo box, per circa 2/3 anni Axel è stato isolato, privato di affetti e di relazioni sociali.

Chiunque diventerebbe come minimo diffidente e poco collaborativo se costretto a vivere in una condizione di questo tipo. A maggior ragione un animale, che se lasciato libero di vivere secondo la sua natura, per nessun motivo al mondo andrebbe a ricercare per se stesso una situazione di deprivazione e confinamento, concepibile e architettabile dalla sola specie umana, l’unica capace di comportamenti aberranti, spesso al di là di ogni possibile immaginazione.

Ma Axel è un cane, e così come non aveva una via di scampo dalla segregazione in cui era stato costretto, così non può raccontare i soprusi subiti. Dunque la colpa del suo comportamento, causato proprio da chi avrebbe avuto il dovere di prendersene cura, doveva ricadere inevitabilmente su di lui.

Finito nel canile di Marsala, Axel rischiava la “pena di morte” pur essendo innocente. Nessuno era stato in grado di gestire il suo comportamento e la reclusione nel box non aveva certo migliorato le modalità di comunicare il suo disagio. Se nessuna associazione l’avesse preso in carico, Axel sarebbe stato soppresso.

Grazie alla grande collaborazione di squadra tra volontari dell’OIPA, che da sud a nord si sono subito mobilitati per evitare il peggio, Axel oggi è salvo.

Di fronte alla possibilità che si paventava per lui, la sezione dell’OIPA di Marsala, operante da tanti anni nel canile comunale, non si arrende, e mediante il supporto della sede nazionale e dello sportello legale dell’OIPA, riesce ad attivare una grande rete di professionalità in aiuto di Axel.

Grazie alle competenze di diversi volontari e guardie zoofile dell’OIPA e con l’assistenza del dott. G. G. Giacobbe, consulente esterno al randagismo per ARS (Assemblea Regionale Siciliana), l’OIPA, in cooperazione con LNDC, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, è riuscita ad ottenere l’affido di Axel con finalità di recupero e adozione.

Accolto nel canile Millemusi della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, a Messina, Axel ora è seguito in un percorso di riabilitazione, grazie al quale potrà riscattarsi dal male subito e trovare, non appena sarà pronto, anche una nuova famiglia.

Oltre ad essere profondamente grati a tutte le persone che hanno contribuito a riscrivere il destino di Axel, i volontari dell’OIPA di Marsala ringraziano anche l’associazione “Randagi del sud” che si è occupata della parte logistica, portando Axel fino a Messina.