https://youtu.be/jDTC8yqkxcI

Non si sa da dove provenga Giano, né che vita abbia fatto prima, ma si presume che essendo un setter, abbia avuto la sfortuna di conoscere qualche cacciatore. Se gli animali che uccide sono prede e nient’altro, i cani che l’accompagnano sono mezzi di lavoro, il cui valore è legato solo alla capacità di fiutare la preda. Liberati dai serragli solo nelle uscite di caccia, vengono addestrati a non aver paura degli spari, viaggiano stipati nei cofani delle auto, spesso uccisi per sbaglio e abbandonati quando troppo vecchi o malati.

Così deve aver vissuto Giano, che accalappiato in condizioni pietose, era gravemente debilitato, senza pelo e con una zampa a penzoloni. Ad evitargli una brutta fine in canile sono stati gli Angeli blu di Napoli, che dopo le prime cure fornite dall’ASL, l’hanno preso in carico per aiutarlo a recuperare le forze e offrirgli una speranza di vita migliore.

Tra le tante visite fatte dopo il suo recupero, quella oculistica non ha avuto un esito positivo. Giano, infatti, ci vede poco probabilmente per via dell’età molto anziana, ma un occhio aveva una pressione troppo forte, pericolosa, che glie lo avrebbe potuto far esplodere da un momento all’altro e che gli provocava dolori lancinanti. Perciò è stato necessario sottoporlo ad un intervento di enucleazione.

I costi della visita e dell’operazione sono molto alti, e sono tante le medicine e i controlli che dovrà fare, ma con il sostegno di tutti sarà più semplice offrire a Giano tutte le cure di cui ha bisogno.

Chiedi informazione su Giano e la sua adozione ai volontari OIPA di Napoli

COME AIUTARE GIANO DELL’OIPA DI NAPOLI

Ogni offerta, che sia grande o piccola, può fare la differenza per una vita. Puoi inviare la tua donazione con i seguenti dati:
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