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Monitoraggio, censimento, creazione punti cibo, ricerca di animali tutt’ora dispersi o vaganti e ricongiungimento familiare, distribuzione cibo per randagi e animali di proprietà, sterilizzazioni: sono molteplici le attività che i volontari dell’OIPA stanno tutt’ora portando avanti nelle zone più colpite dal terremoto. Sul fronte laziale è stata inoltre attivata una collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, concordata con la Dicomac e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede squadre di intervento per bonifica e censimento nelle zone rosse, in particolare i gruppi di volontari OIPA si stanno occupando di Tino, Illica e Roccasalli, frazioni di Accumoli (RI). Per quanto riguarda il comune di Amatrice e le numerose frazioni si sta organizzando una prossima suddivisione del territorio.
Il censimento degli animali ancora presenti sul territorio, per la maggior parte gatti, permette di avere una mappa dettagliata della loro presenza nei vari centri e di microchipparli in modo che eventuali spostamenti siano tracciabili. La bonifica delle zone rosse, pericolanti e quindi molto pericolose, da punti cibo precedentemente predisposti è fondamentale per convogliare gli animali all’esterno del perimetro, anche in vista delle operazioni di rimozione dei ruderi.
Al momento solo nelle frazioni di Tino e Roccasalli sono state censite cinque colonie per un totale di 35 esemplari, tra cui alcune gatte gravide. Dopo la microchippatura e i controlli sanitari le gatte in allattamento vengono immediatamente rilasciate sul territorio per consentire la sopravvivenza dei cuccioli, in caso di gatti adulti privi di prole si procede anche con la sterilizzazione e il rilascio sul territorio, così come prevede la legge.
“Siamo soddisfatti della collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato che permette, dopo le prime fasi di gestione dell’emergenza estremamente caotiche, di agire in maniera coordinata e quindi massimizzare gli sforzi di tutti – commenta Mauro Elefante, coordinatore guardie zoofile OIPA Lazio –
In questo modo si cercano di evitare gli interventi dei singoli animati di buona volontà ma spesso destinati a creare solo caos e a mettere in difficoltà gli animali più che ad aiutarli”.