Chi ha scelto un’alimentazione vegetariana o vegana non si sente più diverso o discriminato come accadeva anni fa quando queste scelte alimentari erano meno diffuse. Secondo i dati Eurispes 2023 /, il 6,6% della popolazione italiana si dichiara vegetariano e vegano, un numero molto probabilmente sottostimato dato che si basa su un sondaggio che coinvolge solo una piccola fetta della popolazione. La scelta vegetariana risulta diffusa soprattutto tra i giovanissimi (18-24 anni) che rappresentano l’8,3%, mentre quella vegana si riscontra nella fascia di età tra i 25-34enni (3%).

Per chi vive in grandi città l’offerta in bar, ristoranti e supermercati è aumentata notevolmente, ma l’alternativa vegetariana e vegana proposta degli esercizi commerciali non è supportata da alcuna normativa e tutto è ancora a discrezione del titolare dell’attività.

Come emerge dalla ricerca Eurispes il problema maggiore si presenta quando si mangia in aereo, treno, nave e viaggiando in autostrada (59,7%). Seguono, per difficoltà, mangiare a cerimonie, feste ed eventi (56%); mangiare al ristorante e al bar (50,7%) e mangiare a mensa durante il lavoro (50%). La maggioranza dei vegetariani e vegani (56%) non trova invece difficoltà a fare la spesa vicino casa.

L’ “Iniziativa dei cittadini europei per un’alternativa vegana” ha lo scopo di superare le difficoltà riscontrate tramite la richiesta dell’adozione di una normativa che imponga di rendere l’alternativa vegana disponibile negli spazi privati e pubblici che vendono alimenti e bevande in Europa.

Una normativa che andrebbe anche nella direzione giusta per contrastare l’inquinamento, il riscaldamento globale e l’aumento del costo del cibo, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2, la contaminazione ambientale e il consumo di acqua.

Il 5 aprile 2024 la raccolta firme terminerà, ecco perché è fondamentale diffondere l’iniziativa e firmare subito.

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