I fuochi d’artificio sono usati in molte occasioni durante l’anno, ad esempio nei periodi di Capodanno e Ferragosto o durante eventi privati come i matrimoni. Mentre alcune persone rimangono estasiate di fronte agli spettacoli pirotecnici, questi possono risultare pericolosi o spaventosi per altre e soprattutto per gli animali. Per questo l’OIPA promuove metodi e misure preventive che abbiano come scopo quello di eliminare, o almeno diminuire, il disagio creato dai fuochi d’artificio agli animali domestici e selvatici.

Come è ormai ben noto, i fuochi d’artificio possono infatti essere una fonte di spavento e stress per gli animali, poiché sono improvvisi e molto rumorosi. La paura che ne deriva è sì un problema dal punto di vista psicologico, ma può anche avere effetti sulla loro sicurezza, quando, in un momento di forte ansia e panico, possono ferirsi, causare incidenti e perdere la vita nel tentativo di fuggire o nascondersi dagli scoppi.

Nonostante siamo abituati a pensare ad assicurare il benessere dei nostri animali di casa, ricordiamoci che ci sono altri animali che provano paura e stress e possono farsi del male o morire a causa dei botti. Bisogna sempre evitare di usare i fuochi d’artificio in vicinanza di animali selvatici, sia perché il suono li spaventa sia perché i detriti che rimangono possono risultare tossici e pericolosi.

Il rumore provocato dai fuochi d’artificio è uno dei principali problemi. Il livello di rumore è misurato in decibel (dB), l’unità di misura dell’intensità sonora. Lo spettro acustico dell’uomo è compreso tra 0 e 140 dB, che rappresenta la soglia del dolore nell’adulto (nei bambini è 120 dB). È importante tenere presente che gli animali sono sensibili a diverse intensità di rumore rispetto alle persone.

Scala di sensibilità ai rumori

Soglia dell’udibile   –   0 dB
Respiro umano   –   10 dB
Sussurro a 1 metro   –   30 dB
Quartiere abitato di notte   –   40 dB
Conversazione   –   60 dB
Traffico urbano / camion   –   80 dB
Motocicletta   –   90 dB
Motosega   –   110 dB
Sirena   –   120 dB
Colpo d’arma da fuoco   –   140 dB
Petardo   –   150 dB

Stimoli spiacevoli e imprevedibili, come il forte rumore provocato dai fuochi d’artificio, sono particolarmente stressanti per gli animali. Poiché l’uso dei fuochi d’artificio è occasionale, intermittente ed infrequente, è difficile che gli animali si abituino a questo tipo di frastuono. Inoltre, gli animali sono più sensibili ai suoni ad alte frequenze rispetto agli umani. Rumori improvvisi tra 80 e 90 dB aumentano il battito cardiaco, mentre esposizioni prolungate a suoni oltre i 100 dB incrementano la frequenza respiratoria. Gli animali che vivono nelle stalle o nei recinti, quando spaventati, potrebbero tentare di fuggire, collidendo contro cinte, muri e altri oggetti. Scappando, possono ferirsi in diversi modi, procurandosi lacerazioni, strappi e distorsioni o, addirittura, fratture agli arti. Inoltre, rappresentano un pericolo per gli altri animali e le persone nelle vicinanze.

Mentre per gli animali domestici è consigliato tenerli in casa e chiudere le finestre per cercare di attutire il rumore, ciò non è possibile per gli animali che vivono nelle fattorie o per gli animali selvatici. L’impatto di suoni forti e improvvisi sugli animali selvatici è difficile da valutare e dipende dalla specie. Tuttavia, è indubbio che forti rumori arrechino disturbo sia ai selvatici sia agli animali da fattoria. Ad esempio, gli uccelli che stazionano nelle zone in cui vengono scoppiati i fuochi d’artificio, oltre a fuggire nel momento in cui sentono il rumore, tendono ad abbandonare quella zona e a non nidificarvi più nei periodi successivi.  Inoltre, i selvatici che vivono in cattività subiscono un forte stress poiché non sono in grado di attuare i loro normali comportamenti di fuga.

Molti cani mostrano chiari segnali di paura e stress quando sentono i fuochi d’artificio ed alcuni possono anche ferirsi, ad esempio rimanendo investiti da un’auto se finiscono in strada tentando di fuggire. Questi incidenti possono anche risultare fatali. In aggiunta all’immediata risposta di stress, i cani possono anche generalizzare la paura per i fuochi d’artificio ad altri rumori simili, come i tuoni dei temporali. Questo può causare un effetto a lungo termine sul benessere e sulla serenità dell’animale.

I gatti, invece, durante i fuochi d’artificio, tendono a nascondersi, quindi è più difficile per i proprietari riconoscere la gravità dello stato di stress.

È evidente, quindi, che i fuochi d’artificio abbiano un impatto negativo sia sugli animali selvatici sia su quelli domestici, ed è necessaria una legislazione che li protegga.

Fuochi d’artificio e animali: cosa dice la legge?

Il decreto legislativo n. 123 del 2015 definisce un “articolo pirotecnico” qualsiasi articolo contente sostanze esplosive o una miscela esplosiva di sostanze destinate a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o una combinazione di tali effetti grazie a reazioni chimiche esotermiche. I “fuochi d’artificio” sono articoli pirotecnici destinati allo svago. I fuochi d’artificio sono classificati in categorie rispetto al loro rischio potenziale e livello di rumorosità.  Tutti i fuochi in commercio marcati CE con effetto sonoro hanno un limite massimo di 120 dB misurato a distanza di sicurezza (Direttiva Europea 2007/23).

Categoria F1: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile, e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati, compresi gli interni delle abitazioni. Vietata la vendita a privati che non abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età.
Categoria F2: fuochi d’artificio che presentano un basso rischio potenziale e un basso livello di rumorosità e che sono destinati a essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati. Vietata la vendita a privati che non siano maggiorenni.
Categoria F3: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale medio e che sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in grandi spazi aperti e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana. Vietata la vendita che a privati che non siano maggiorenni e che non siano muniti di porto d’armi.
Categoria F4: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati a essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana. Vendibili esclusivamente a persone con conoscenze specialistiche ed in possesso una specifica autorizzazione statale.

Nonostante sia ancora poco chiaro quale sia il livello di rumore tollerato dagli animali, la RSPCA (Royal Society for the Prevention Cruelty to Animals), ha in passato lanciato una campagna per ridurre il rumore dei fuochi d’artificio da 120 a 97 dB, che rappresenta l’intensità massima che si può riscontrare all’interno di una casa abitata.

Nel mondo esistono diverse leggi che regolamentano la vendita e l’utilizzo di fuochi d’artificio da parte dei privati. Ad esempio, in Irlanda del Nord non è possibile acquistare fuochi d’artificio senza una licenza. Nei Paesi Bassi la vendita è consentita solo nei tre giorni precedenti Capodanno e l’utilizzo solamente il 31 dicembre tra le 18 e le 2. L’utilizzo non è consentito nelle vicinanze di rifugi per animali e fattorie didattiche a tutela degli animali. In Belgio solo i fuochi d’artificio di categoria F1 e F2 sono vendibili al pubblico ed in molte città il loro uso è limitato o vietato nell’interesse degli animali. In Germania, i fuochi d’artificio sono vendibili solo tra il 29 ed il 31 dicembre, mentre l’utilizzo è limitato a certe ore a seconda della località. In Irlanda, solo i fuochi d’artificio di categoria F1 possono essere venduti e usati dai privati. In Inghilterra, Scozia e Galles i fuochi d’artificio possono essere usati solo tra le 24 e le 7 a Capodanno. La vendita ai privati è consentita solo in alcune date, tra le quali il 26-31 dicembre.

In Italia, contestualmente all’aumentata sensibilità verso gli animali, sempre più Comuni, durante l’approssimarsi delle festività di fine anno, provvedono ad emettere ordinanze che proibiscano l’uso indiscriminato dei fuochi d’artificio da parte dei privati cittadini per tutelare persone ed animali, con tanto di multe salate ai trasgressori.

Ad esempio Roma, a Capodanno del 2017, ha emesso un’ordinanza di divieto assoluto, dal 31 dicembre al 1° gennaio, di vendere e usare fuochi d’artificio, petardi, botti e simili, con applicazione di sanzioni fino a 500 euro. La città di Verona, nel 2018, ha approvato la modifica al regolamento di polizia urbana, vietando l’uso di materiali pirotecnici “in presenza di persone ed animali, nonché ad una distanza inferiore ai 500 metri da luoghi di ricovero, cliniche, ospedali, case di cura, scuole, ambiti condominiali ed abitazioni dei centri abitati, luoghi pubblici e privati aperti al pubblico, Siti di Interesse Comunitario, aree naturalistiche e oasi protette, strutture, spazi verdi e pubblici destinati ad animali d’affezione”. È stata vietata, inoltre, la possibilità di portare animali domestici in luoghi dove vengono effettuati spettacoli pirotecnici autorizzati. Anche il Comune di Parma, nel 2018, ha approvato il nuovo regolamento di polizia urbana che vieta l’utilizzo di petardi, articoli pirotecnici e fuochi d’artificio in tutta la città se possono produrre disturbo agli animali ed ai cittadini, concedendo invece l’uso di quelli ad esclusivo effetto luminoso. Il Sindaco di Treviso quest’anno, in occasione del tradizionale spettacolo di mezzanotte, ha scelto di far esplodere fuochi d’artificio a limitato impatto sonoro, accompagnati da musica, per tutelare gli animali d’affezione.

L’OIPA auspica non solo la diffusione di ordinanze in sempre più città d’Italia, ma anche l’introduzione di norme e divieti a livello nazionale. Infatti, i regolamenti esistenti non sono sufficienti a prevenire o ridurre il rischio per le persone e per gli animali. Inoltre, poiché troppo spesso i divieti vengono ignorati e non applicati, sono necessarie efficaci campagne di educazione e responsabilizzazione dei cittadini sui livelli di rumorosità dei giochi pirotecnici e del loro impatto sugli animali, invitando all’utilizzo di quelli più silenziosi e sicuri.

Fuochi d’artificio e animali: cosa puoi fare tu?

È possibile suggerire al proprio Comune di procedere con un’ordinanza di divieto inviando una richiesta scritta all’attenzione del sindaco, dell’assessore con delega alla tutela degli animali, dell’ufficio tutela animali o ad un consigliere sensibile alla tematica, se possibile da parte di più cittadini o tramite un’associazione a tutela degli animali: scarica qui la lettera tipo da inviare presso l’ufficio protocollo del tuo Comune.

È importante, inoltre, segnalare le trasgressioni al divieto imposto contattando subito la polizia locale del proprio comune competente al controllo del rispetto dell’ordinanza ed all’applicazione della sanzione.

Come proteggere gli animali

La paura dovuta ai fuochi d’artificio può manifestarsi negli animali con diverse intensità, per questo non deve essere ignorata. È importante parlare per tempo con un veterinario comportamentalista per valutare una terapia che renda possibile tenerla sotto controllo. Esistono molti accorgimenti che si possono adottare per aiutare gli animali ad affrontare i fuochi d’artificio, come tenerli al sicuro in casa, chiudere le finestre e le persiane e tenere la tv o la radio accesa per mascherare i botti. È essenziale, inoltre, che siano liberi di scegliere un luogo dove nascondersi quando sono spaventati. Si può, ad esempio, creare una sorta di “tana” riparata con coperte e cuscini extra nel luogo dove sono soliti rifugiarsi in queste occasioni (qui il video tutorial). Informarsi in anticipo della realizzazione di spettacoli pirotecnici permette inoltre di evitare quei luoghi, così come quelli in cui è più frequente che si sentano i botti.

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