Da marzo 2017 ad oggi, i volontari dell’OIPA di Caserta hanno recuperato con i propri mezzi oltre 100 animali, che adesso vivono felicemente insieme alle famiglie che hanno scelto di dare loro una possibilità di riscatto dalla vita in strada, una vita spesso fatta di fame, malattia ed estrema sofferenza. Non sempre, infatti, i cani randagi che vivono nel territorio casertano, un territorio molto vasto, che comprende 104 comuni, sono sfamati e accuditi dai cittadini come “cani di quartiere”, non solo a causa dell’insensibilità e dell’intolleranza che spesso esiste nella cittadinanza nei loro confronti, ma soprattutto perché tanti sono i ritrovamenti da parte dei volontari di cani anziani, malati o di cucciolate intere abbandonate a se stesse, gettate senza pietà come rifiuti da eliminare.

Tuttavia, non sempre sottrarre un cane dalla strada vuol dire salvarlo perché nel sud Italia, proprio a causa della mancanza di sterilizzazioni dei cani di privati, lasciati liberi di vagare sul territorio, il randagismo è dilagante e dà luogo al fenomeno dei branchi di cani selvatici, che cresciuti senza avere contatti ravvicinati con gli esseri umani, formano dei branchi stabili e riescono a sopravvivere in territori non fortemente urbanizzati, senza avere contatti con l’uomo, motivo per cui sono raramente avvicinabili.

Grazie alla collaborazione con l’ASL veterinaria, in particolare del Dott. Giovanni Ferrara, i volontari dell’OIPA di Caserta sono riusciti a realizzare a Casal di Principe un importante intervento di cattura e sterilizzazione di 4 femmine taglia grande, molto diffidenti, che mai si sarebbero lasciate avvicinare e che nel tempo hanno dato alla luce tanti, troppi cuccioli, alcuni morti durante la crescita o investiti. Molti altri, invece, sono stati recuperati e affidati a famiglie meravigliose sottraendoli così ad una vita da randagi.