di Silvana Confente, medico veterinario

L’adozione di un nuovo gattino è sempre un momento di gioia per le famiglie, a volte però questa gioia viene offuscata quando dopo la visita veterinaria si viene a conoscenza della presenza di una o più patologie. Questo capita quasi sempre nei trovatelli o nei gattini provenienti da una colonia felina. Per fortuna si tratta, nella maggior parte dei casi, di problemi risolvibili con cure appropriate e il nostro gattino potrà poi crescere in salute diventando un magnifico gatto adulto.
Tra le patologie più comuni vi sono le infestazioni parassitarie, da parassiti esterni o interni. Molto spesso i gattini sono infestati da pulci, che causano prurito intenso, eruzioni cutanee, croste e scaglie, perdita del pelo; da zecche, che danno piccole reazioni nodulari nel sito di attacco; da acari dell’orecchio (Otodectescynotis), che danno prurito ed essudati a fondo di caffè nel condotto uditivo. Il veterinario vi prescriverà il trattamento antiparassitario più adeguato all’età e al parassita presente. Se il gattino è venuto a contatto con altri gatti di casa bisognerà trattare tutti i soggetti e, in caso di pulci, anche gli ambienti domestici dove ha soggiornato il micetto.

Altra patologia cutanea è la micosi causata dal fungo Microsporumcanis ed è molto fastidiosa. I sintomi sono : prurito, perdita del pelo, croste, desquamazione. Si tratta di una zoonosi, ovvero di una patologia che può colpire anche gli uomini, soprattutto se si tratta di anziani, neonati o persone immunodepresse. Il veterinario prescriverà dei trattamenti locali e una terapia per bocca. Di solito i gattini contagiati stanno bene anche se non sono belli a vedersi a causa della perdita di pelo, che comunque ricrescerà finita la terapia.
Se i parassiti esterni sono facili da individuare con un’ispezione visiva del pelo e l’esame del cerume, i parassiti esterni sono più subdoli e per diagnosticarli è necessario un esame delle feci per flottazione. I parassiti più comuni sono i nemadoti Toxocara cati e Toxascaris leonina, detti anche ascaridi, presenti in quasi tutti i gattini poiché vengono trasmessi dalla madre durante l’allattamento. Quando vengono eliminati assomigliano a sottili spaghetti biancastri. Molto frequenti sono anche i cestodi Dipylidiumcaninu, o tenia, che è trasmessa dal morso delle pulci. Si possono osservare le proglottidi nella zona perianale attaccate al pelo somiglianti a dei chicchi di riso un po’ schiacciati. Esistono dei prodotti antiparassitari molto validi in compresse, in sciroppo o da applicare sulla cute e il veterinario prescriverà quello più adatto.
Più pericolose sono le infestazioni da coccidi, un protozoo unicellulare invisibile a occhio nudo. Possono dare diarrea con o senza vomito, perdita di peso, scarso accrescimento. Per combatterli il veterinario vi prescriverà un farmaco antiprotozoario. Non sempre è facile eliminarli e bisognerà fare dei ripetuti controlli delle feci.
Gattini provenienti da colonie feline o trovati a fine estate o in autunno presentano spesso delle patologie oculari e respiratorie anche gravi. Il sintomo più comune è una congiuntivite bilaterale con scolo oculare sieroso o purulento. A volte, anche dopo aver pulito bene gli occhi e tolto il pus, i gattini non riescono ad aprire le palpebre poiché molto gonfie e infiammate, inoltre la cornea può essere opaca o presentare un’ulcerazione. Si tratta di infezioni virali causate soprattutto da due tipi di virus : l’Herpes virus felino e il Calicivirus felino, oltre ad altri agenti infettivi come Chlamydiophilafelis, Mycoplasmaspp e Bordetellabronchiseptica. Vi possono essere anche scolo nasale, starnuti, febbre, letargia, ulcere orali. In questi casi i gattini si alimentano poco perché non vedono il cibo e non ne sentono più l’odore e diventano sempre più deboli. Queste malattie infettive causano la morte di moltissimi cuccioli nelle colonie feline, ma possono essere curate con farmaci e terapie di supporto per garantire una corretta nutrizione e idratazione. Purtroppo a volte non si riesce a salvare l’integrità di uno o di entrambi gli occhi e i piccoli possono diventare ciechi. Ma anche se privi di vista i gattini, orientandosi con udito e olfatto (molto più sensibili dei nostri) e con le vibrisse, possono vivere tranquillamente purché in appartamento o in un’area recintata che impedisca loro di finire tra i pericoli della strada.