Un circolare inviata a fine agosto dalla municipalità di Dubai e indirizzata a residenti e turisti ha portato alla luce un fatto inquietante: alimentare volatili, come corvi e piccioni, e cani e gatti randagi è rigorosamente proibito.

La circolare afferma che fornire cibo e acqua a questi animali crea un ambiente favorevole alla diffusione e alla trasmissione di malattie e favorisce l’incremento della popolazione dei randagi, diventando così una minaccia per la sicurezza e la salute pubblica e il benessere della comunità. Già in alcune aree residenziali, gli abitanti hanno ricevuto un avvertimento nel quale si dichiara che chi venisse trovato ad alimentare animali randagi sarà multato con 500 AED (l’equivalente di 115€) e segnalato alle autorità per ulteriori provvedimenti.

Il divieto riguarda anche tutte le associazioni animaliste e di recupero e salvataggio che, obbligate improvvisamente a chiudere, multate e i loro account social bloccati, non sono autorizzate ad aiutare e prendersi cura di questi poveri animali che stanno morendo di fame a causa di questa terribile e atroce sofferenza. Alle cliniche veterinarie è stato inoltre richiesto di non concedere sconti alle associazioni se queste dovessero portare in visita dei randagi.

Molti animali, tra cui moltissimi gatti, sono già deceduti, e se non muoiono atrocemente di fame e sete, vengono avvelenati o catturati e gettati in mezzo al deserto dalle società di disinfestazione incaricate, con la scusante di essere vettori di malattie.

A seguito dei raid di cattura, un gran numero di randagi, ma anche cani e gatti domestici sono scomparsi e, ad oggi, nessuno sa in quale area desertica di Dubai siano stati portati e se siano ancora vivi, considerando che alle associazioni non è permesso svolgere il proprio lavoro e verificare le condizioni di questi animali.

Nel corso degli anni, moltissime persone così come le stesse associazioni con amorevole e totale dedizione hanno contribuito di tasca propria a salvaguardare i randagi della propria comunità così da potergli assicurare una vita dignitosa.

Esistono soluzioni alternative e rispettose per poter cercare di risolvere la questione della sovrappopolazione dei randagi e la possibile diffusione di malattie, senza il bisogno di uccidere nessuno di questi animali.

La municipalità di Dubai e le autorità locali devono considerare la possibilità di cooperare con residenti e associazioni animaliste locali così come i gruppi di recupero e salvataggio per poter garantire l’attuazione di un programma di cattura, sterilizzazione e nuova reimmissione sul territorio (TNR) necessaria a tenere sotto controllo la popolazione dei randagi. Inoltre, andrebbe garantito un programma di vaccinazioni e il dislocamento di stazioni alimentari pulite in diverse aree della città così da prevenire la diffusione delle malattie.

Come OIPA International, totalmente dedita alla difesa dei diritti degli animali e alla loro protezione contro qualsiasi forma di abuso, si è deciso come primo step di scrivere alla municipalità di Dubai e alle autorità locali, richiedendo l’implementazione di questi metodi così da garantire un miglior futuro ai randagi di Dubai.

Per chi volesse sostenere con noi questa battaglia e salvare la vita ai tanti randagi ingiustamente e impunemente uccisi, l’OIPA International ha attivato una petizione da poter sottoscrivere https://www.oipa.org/international/petition-dubai/