Ci sono realtà come queste, delle “adozioni quelle belle” che, come diciamo noi, ci fanno sperare che prima o poi tutti troveranno la felicità, come è successo ad Ettore e Tato che hanno atteso diversi anni prima di incontrare le persone giuste.

ETTORE

Il nostro simpatico amico Ettore era stato recuperato dagli angeli blu dell’OIPA in una campagna dove gli avevano avvelenato la madre, era ancora un cucciolo quando è stato accolto in canile, dove ha passato la sua vita fino all’età post-adolescenziale. Non capivamo perché passassero i mesi e non arrivava nessuna richiesta per lui, considerando il carattere socievole e collaborativo che lo rende il cane ideale da portare a casa.
Ci rendiamo conto, però, che non sempre la scelta di adottare un cane viene presa con consapevolezza, purtroppo questo aspetto determina la vita in canile per molti cani che vi rimangono a vivere per gran parte della vita o, nel peggiore dei casi, per una vita intera!
Per il nostro Ettore non è andata così e grazie anche al percorso dei volontari ed educatori che lo hanno aiutato a socializzare anche all’esterno del canile, ha trovato la sua famiglia, la sua occasione per essere felice.

TATO

I posti come i canili, rifugi e pensioni si sa, sono luoghi dove non dovrebbero vivere i nostri amici a quattro zampe. Ma per tanti cani, questi posti diventano una seconda possibilità, un luogo sicuro temporaneo, una seconda casa. Così è stato anche per Tato, che dalla Sicilia ha raggiunto Milano e, ha trovato la sua seconda occasione, una famiglia che lo ha adottato.
Uno sguardo che ha fatto breccia nel cuore di Enrico e Giulia che mentre camminavano sul lungo corridoio con l’intento di adottare un cane, lo hanno notato: “il cane stava seduto sulla sua pedana, quando si è girato verso di noi con uno sguardo così intenso che non ho potuto fare altro che andargli incontro”.
Finalmente il nostro Tatone ha trovato la sua famiglia, coloro che non lo abbandoneranno mai e se ne prenderanno cura al meglio, con le sue qualità e nel rispetto delle sue fragilità. Adesso è un cane sereno e, vi assicuriamo, ma molti già lo sanno, che la “serenità” per un cane che ha affrontato il vissuto di Tato è una meta importante.
Coccolato, compreso e rispettato, adesso può guardare avanti, perché Tato non ha più cicatrici sul cuore, solo quelle sul corpo, che rappresentano oramai futili segni di un passato da dimenticare e nulla più.

Dedichiamo la foto di Tato ed Ettore in famiglia a tutti coloro che si offrono quotidianamente con sacrificio e sentimento per trovare ad ogni animale questa tanto desiderata serenità.