Spesso si è del tutto ignari di quanto accade quotidianamente agli animali in tantissime realtà più distanti da noi, proprio perché nessuno ce le racconta. Purtroppo però, quando invece ne veniamo a conoscenza, notiamo che la lista di paesi esteri in cui cani e gatti randagi non hanno minimamente diritto ad una vita dignitosa, vengono trattati senza alcun rispetto e spesso uccisi, è sempre più lunga.

Abusati e maltrattati con metodi cruenti e brutali, i randagi non vengono considerati essersi senzienti che provano dolore e sofferenza, ma soltanto un fastidioso problema da eliminare nel peggiore dei modi.

Lasciati morire di fame e di sete e abbandonati nel deserto come a Dubai; fucilati e avvelenati per le strade dell’Azerbaijan, del Pakistan, dell’Ucraina, dell’Uzbekistan; catturati per essere sterilizzati, ma poi fatti sparire e mai più rilasciati come accade in Albania e nelle Mauritius; abbandonati a sé stessi, affamati, feriti e malati nelle aree desolate della Siria e dell’Iran; dimenticati nelle foreste della Turchia; reietti dalle istituzioni locali e disprezzati ed emarginati dagli stessi cittadini in numerosi altri paesi.

Di fronte a tutto questo e alle tantissime richieste di aiuto da parte delle delegazioni estere e dalle associazioni leghe membro, l’OIPA International ha deciso di portare alla luce la verità di queste terribili realtà, che seppur crudeli ed estremamente dolorose da affrontare, devono essere fatte conoscere per poter dare voce a cani e gatti che, invisibili agli occhi della gente, continuano a soffrire ogni giorno.

Le leggi e le regolamentazioni sulla protezione degli animali in questi paesi sono carenti e in alcuni casi totalmente inesistenti, inoltre la mancanza di campagne educative e di sensibilizzazione delle comunità locali mirate al rispetto, alla conoscenza e all’approccio corretto da avere nei confronti di questi animali, non fanno altro che incrementare diffidenza, timore, indifferenza e ostilità verso i randagi.

L’OIPA International ha deciso quindi di lanciare un progetto finalizzato ad aiutare i cani e gatti che in tutti questi paesi non hanno alcuna possibilità.

Le condizioni in cui sono costretti a vivere questi animali sono deplorevoli, per chi di loro sopravvive alle uccisioni di massa, che avvengono a colpi di arma da fuoco, con avvelenamenti, gravi maltrattamenti e mancanza di sostentamento alimentare, non vi sono comunque molte altre possibilità di salvarsi.

Spesso i randagi presenti sul territorio sono malati, feriti, hanno gravi disabilità e patologie, sono denutriti e non hanno neanche un luogo sicuro dove potersi riparare e trovare un po’ di riposo. Le associazioni locali e i volontari, seppur cercano di fare il possibile per aiutare, non riescono da soli a sostenere il così alto numero di animali bisognosi.

Con il progetto “SAVE A STRAY” vogliamo poter dare a questi animali un aiuto concreto e contribuire ad aiutarli con cibo, cure veterinarie, medicinali, sterilizzazioni e vaccinazioni finché la cultura, l’approccio nei loro confronti e le leggi a loro tutela non avranno in questi paesi una svolta radicale.  

Non lasciamoli soli, facciamogli sentire che la loro richiesta d’aiuto non rimarrà mai più inascoltata. 

Aiutaci a salvare i randagi del progetto “Save a Stray”.

 

COME SOSTENERE IL PROGETTO “SAVE A STRAY


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