Siamo abituati a vedere i cavalli nei maneggi, o mentre sono costretti a trainare delle carrozzelle, ed è rarissimo vederli in gruppo, come invece dovrebbe essere. Da sempre il cavallo è stato l’animale più sfruttato dall’uomo, e anche oggi le cose non sono cambiate.

Dopo una vita di obbedienza e servigi, non riceve né premi né riconoscimenti, ma ad attenderlo c’è il macello.

La macellazione dei cavalli è una pratica crudele. I cavalli acquistati per la macellazione non sono vecchi, disabili o indesiderati, ma vengono uccisi per la grande richiesta di carne equina, un consumo per niente sicuro poiché ai cavalli vengono somministrati farmaci dopanti diversi da quelli utilizzati per l’allevamento degli altri animali da reddito, pur sempre dannosi per la salute umana.

Ogni anno nel mondo vengono macellati circa 5 milioni di cavalli. Tra i maggiori paesi produttori di carne equina c’è il Messico e in Europa questo triste primato è detenuto dall’Italia, la prima nazione per numero di cavalli macellati e per quantità di carne importata dall’estero.

Le terribili violenze che i cavalli subiscono nei macelli sono state documentate da molti video investigativi. Spesso gli animali sono uccisi ancora coscienti, costretti a sofferenze indicibili e ad un’agonia atroce.

Ogni anno in Italia vengono uccisi nei macelli oltre 25.000 cavalli, il più delle volte dopo aver viaggiato su lunghe distanze stipati su camion dove trascorrono ore e ore in piedi. Febbre, lesioni, perdita di peso, disidratazione: privati di cibo, acqua e riposo, trattati come merci, prima di essere uccisi i cavalli viaggiano in condizioni terribili e arrivano al macello già malati o gravemente feriti.

Anche se il consumo di carne di cavallo in Italia è minore rispetto a quello di altri animali, il nostro paese resta il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore di tutta l’Europa.

Nel 2020 la Grecia ha vietato la macellazione dei cavalli, nonché la loro riproduzione ed esportazione per produrre pelli, cuoio e carne o per fabbricare medicinali o altre sostanze. La Grecia ha concesso ai cavalli le stesse tutele riservate a cani e gatti: una decisione che potrebbe indurre altri paesi europei a fare altrettanto.

“End The Horse Slaughter Age” è l’iniziativa dei cittadini europei che chiede di mettere fine alla macellazione dei cavalli. Gli organizzatori chiedono alla Commissione di proporre un atto giuridico che vieti la macellazione dei cavalli, nonché la loro riproduzione ed esportazione per produrre pelli, cuoio e carne o per fabbricare medicinali o altre sostanze.

Chiedono inoltre il divieto del trasporto su lunga distanza di cavalli in tutta Europa a fini di macellazione e la loro tutela dal lavoro eccessivo o da addestramenti estenuanti.

Se entro un anno dall’avvio dell’iniziativa si riusciranno a raccogliere un milione di firme in almeno sette Stati membri, la Commissione sarà tenuta a reagire e potrà decidere se dare o meno seguito alla richiesta, giustificando la decisione.

Ad oggi in tutta Europa sono state raccolte 3.160, In Italia appena 196, ecco perchè è molto importante partecipare e far sentire la propria indignazione verso un trattamento terribile riservato a esseri senzienti molto sensibili e intelligenti.

Firma e diffondi l’iniziativa a tutti i tuoi contatti, fermiamo una mattanza silenziosa e atroce.

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