Secondo una nota diffusa dal Ministero della Salute l’utilizzo l’utilizzo di collari acustici che possono raggiungere le intensità e frequenze rispettivamente di 100-130 dB SPL e di 2000-3000 Hz non è consentito perché va a inficiare sul benessere degli animali, oltre a non rispettare la normativa vigente, in particolare la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia che vieta l’impiego di metodi e strumenti che provochino ferite o dolori, sofferenze e angosce. Può quindi configurare il reato di maltrattamento di animali, punito dall’articolo 544-ter del Codice penale.

I dati che hanno portato alla formulazione di questo parere sono stati raccolti dal Centro di referenza per il benessere animale e sottolineano potenziali danni all’udito del cane causati dalle emissioni acustiche superiori ai 100 dB SPL, soprattutto se ripetute in brevi lassi di tempo.

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