L’OIPA: “Ci troviamo di fronte ad un atto ingiustificato e sproporzionato, non assimilabile a una legittima difesa, che, se confermato costituirebbe il reato di uccisione di animale”

Due colpi di pistola, due spari esplosi a distanza ravvicinata provenienti dalla pistola di un Carabiniere in servizio sull’Isola del Giglio (GR), che hanno colpito Hollie, un meticcio di taglia piccola, che morirà di lì a poco. Inutili i soccorsi dei veterinari, che hanno solo potuto accertare la morte dell’animale.

Sulla dinamica e le cause dell’evento non sembra esserci piena chiarezza: la versione che i media hanno fatto circolare è che il cane avrebbe morso al polpaccio il militare che, per risposta, ha esploso non uno, ma ben due colpi di pistola verso il cane, uccidendolo. Stando alla descrizione dei fatti, sempre con riserva di valutare l’esito delle indagini, non c’erano ragioni che giustificassero due spari che, di fatto, hanno condotto alla rapida morte del cane. La “presunta difesa”, anche se è ancora da accertare il comportamento aggressivo dell’animale, è stato un atto ingiustificato e sproporzionato, assolutamente non assimilabile ad una forma di legittima difesa.

Proprio per questa ragione l’OIPA ha deciso di presentare un esposto alla Procura per chiedere, in prima battuta, che venga istituita un’indagine ma che, anche se dovesse accertare quanto descritto dai media, identifichi il reato di uccisione di animale, punito ai sensi dell’art. 544 bis del codice penale: ancora una volta l’OIPA è pronta a costituirsi parte civile per fare in modo che la giustizia punisca questi reati e che agli animali vengano riconosciuti i diritti che meritano.