di Patrizia Peletti, cuoca de Il Gatto Viziato

Ingredienti

• 250 g mandorle
• 200 g zucchero semolato
• 1 limone
• granella di pistacchi
• una manciata di nocciole, arachidi e noci

Procedimento

Per prima cosa tostare le mandorle intere, le noci, nocciole e arachidi in una padella ben calda, facendole saltare per 2 minuti, in modo da togliere l’umidità. Mentre la frutta secca si raffredda, nella stessa padella versare lo zucchero, facendolo fondere a fiamma bassissima perché il caramello deve essere solo dorato, poiché maggiore sarà la temperatura e più il croccante risulterà amaro e scuro. Mescolare velocemente e appena sciolto lo zucchero aggiungere un cucchiaino di succo di limone e, se preferite un croccante più morbido, anche un cucchiaio di acqua.
Rimescolare con attenzione e unire le mandorle intere e il resto della frutta secca tritata grossolanamente. Ricoprire completamente il composto con lo zucchero fuso e quando vedrete la schiuma spegnere la fiamma. Rivestire una teglia quadrata con della carta forno e versare il croccante ancora liquido. Livellarlo con una spatola avvolgendolo bene nello zucchero caramellato, spolverare di granella di pistacchi lasciare intiepidire per qualche minuto, poi tagliatelo con un coltello unto con olio per non rovinare la lama. Fate dei pezzi regolari e lasciateli raffreddare completamente prima di mangiarli, oppure avvolgeteli nella carta trasparente per regalarli o appenderli all’albero di Natale.

Curiosità

Il croccante è citato su un testo spagnolo della seconda metà del quattrocento, ciò potrebbe indurre a pensare che la sua nascita sia avvenuta proprio in Spagna. Molti però sostengono che, questo tipico dolce, abbia origini italiane, nato intorno al ‘200 nel Sud d’Italia come derivazione di un tipico dolce arabo, fatto a base di mandorle, miele, zucchero e spezie.