di Patrizia Peletti, cuoca de Il Gatto Viziato

Ingredienti

• 500 g fichi secchi
• 500 g uva sultanina
• 500 g frutta candita
• 100 g noci
• 100 g mandorle pelate, più una manciata per guarnire
• 50 g pinoli
• ½ litro grappa o rum
• 150 g sciroppo di acero
• 1 limone bio
• cannella in polvere a piacere
• chiodi di garofano macinati al momento
• farina di segale
• olio per la teglia

Procedimento

Importante! La lavorazione parte due giorni prima, quindi tenetene conto.
Per prima cosa tagliare i fichi a pezzetti, la frutta candita a dadini e tritare grossolanamente le noci e 100 g di mandorle. Mettere il tutto in un recipiente possibilmente di terracotta, unire l’uvetta e i pinoli, versare la grappa o il rum e lasciare fermentare per 18 ore coperto e chiuso bene. Trascorso il tempo mescolare con cura e unire la cannella, i chiodi di garofano e la buccia grattugiata di mezzo limone. Impastate e legate gli ingredienti con 100 g di miele e con una quantità di farina di segale corrispondente al 5% del peso del composto (esempio su 500 g di impasto andranno aggiunti 25 g di farina, regolatevi a occhio ma non eccedete altrimenti avrete un mattone anziché un dolce!). Unire anche un po’ d’acqua per ammorbidire l’impasto, quindi formare un pane rotondo e guarnirlo con le mandorle che avete tenuto da parte. Ungere e infarinare una teglia e disponetevi il dolce, infornate per un’ora e fatelo raffreddare completamente prima di mangiarlo. Questo dolce si conserva per molti giorni (se riuscite a resistere naturalmente!)

Curiosità

Lo Zelten è un dolce di origine mitteleuropea che, secondo le leggende, nel 700 era preparato a dicembre e offerto fino alla fine delle feste. Qualcuno sostiene il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, altre il 21, giorno di San Tommaso ma di certo tutta la famiglia partecipava alla preparazione, soprattutto le ragazze che lavoravano con dedizione, poiché il dolce era poi donato al loro futuro fidanzato . I riti erano tanti e variavano da valle a valle, ma ciò che li accomunava era la ricerca dell’amore.