Claudia Taccani
Avvocato e Responsabile Sportello Legale OIPA Italia Odv
sportellolegale@oipa.org

Il nostro cane (o animale domestico)  può entrare liberamente nei locali pubblici o aperti al pubblico? Questo è un dilemma ricorrente per coloro che possiedono un quattro zampe, quando decidiamo di andare fuori a cena o, semplicemente, a bere un caffè. Niente panico, in Italia, seppur le leggi sono tante, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza per comprendere meglio quali siano i nostri diritti!
Tempo fa, l’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani –  ha redatto il testo di un’ordinanza “modello” avente ad oggetto il libero accesso di cani nei luoghi aperti al pubblico. Questo modello “prototipo” di ordinanza è stato, quindi, inviato a tutti i Comuni, invitando ciascuna pubblica amministrazione ad adottare, tramite propria disposizione normativa, il contenuto del medesimo.
Molti Comuni hanno aderito a tale iniziativa, mediante apposita ordinanza, grazie alla quale i cani hanno il libero accesso in tutti i luoghi pubblici, ristoranti, uffici postali e possibilità di salire sui mezzi di trasporto, salvo espresse e motivate eccezioni.
La città di Milano, per esempio, nell’estate del 2013, in occasione della campagna contro l’abbandono, ha adottato un’Ordinanza che dispone il libero accesso ai cani in tutti i locali pubblici potendo, per esempio, andare a rinnovare la carta di identità in compagnia del proprio quattro zampe, muniti di guinzaglio e museruola. Ma non tutti i Comuni hanno “aderito” all’iniziativa, per sua natura appunto facoltativa, lasciando così un “silenzio” normativo sul punto o, al contrario, mantenendo eventuali divieti preesistenti.
Pertanto, in assenza di specifica regolamentazione locale, quali sono i diritti del nostro cane sull’accesso in un locale\luogo pubblico?
Il Regolamento di Polizia Veterinaria del 1954, prevede  “l’obbligo di guinzaglio o di museruola al cane quando si trova nelle vie o nei luoghi aperti al pubblico”, nonché “guinzaglio e museruola nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto”. Anche a livello nazionale, quindi, l’accesso dei cani nei luoghi pubblici e aperti al pubblico non è oggetto di divieto, ma regolamentato mediante l’utilizzo di idonei strumenti.
Ma non fermiamoci qui, anche le Regioni hanno adottato specifiche disposizioni come, per esempio, la Toscana che, mediante legge regionale e relativo regolamento di attuazione, prevede che i cani, accompagnati dal proprietario o detentore, hanno accesso a tutti gli esercizi pubblici e commerciali nonché ai locali ed uffici aperti al pubblico presenti sul territorio regionale, lasciando al responsabile dell’esercizio o dell’ufficio la possibilità di adottare misure limitative all’accesso, previa comunicazione al sindaco.
Insomma grazie a questa legge regionale di “ampia veduta” è possibile accedere liberamente con il proprio amico a quattro zampe ed eventuali divieti dovranno essere segnalati al primo cittadino.
Anche le città possono disciplinare l’accesso di animali domestici di luoghi pubblici e aperti al pubblico con  proprio regolamento: così Torino, da tempo, ha fatto da modello per molti comuni italiani,  disponendo che il responsabile di una attività commerciale, qualora non accetti la presenza di un quattro zampe nel proprio locale, deve segnalare al Comune, attraverso l’Ufficio Diritti Animali (UDA), il suo eventuale dissenso all’apertura del locale agli animali ma, nel contempo,  giustificando tale diniego  sulla base di documentate motivazioni igienico – sanitarie, con l’obbligo di esporre un cartello di divieto al fine di informare preventivamente la clientela.
Nel Piemonte, inoltre, la cultura di locali commerciali pro pet non è nuova, come dimostra l’esistenza ad Alessandria di un “Gatto caffè”, ideato per gli amanti felini sulla scia della cultura anglosassone.
Possiamo quindi concludere che, nel nostro paese, non vige alcun divieto legale assoluto di accesso con un animale domestico in un locale pubblico o aperto al pubblico ma, al contrario, si assiste sempre più ad una apertura da parte delle pubbliche amministrazioni con regolamenti pro pet.
Diffidare, pertanto, da passa parola o informazioni incerte quando ci troviamo con il nostro animale domestico in una nuova località, ma informarsi preventivamente, contattando direttamente la struttura o il comune di competenza per conoscere la legge vigente.
Infine, una informazione doverosa: vi è sempre libero accesso in un locale o sui mezzi di trasporto, da parte di un non vedente con il proprio cane guida, come previsto da una legge nazionale degli anni settanta, la cui violazione è soggetta a multa salatissima.